L’Europa come l’America: via libera ai minorenni alla guida | Gli facciamo rischiare la vita sin da ragazzi

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L’Europa verso un modello americano: abbassare a 17 anni l’età per la patente B? La proposta apre al dibattito all’opinione pubblica
Il dibattito sulla possibilità per i giovani di mettersi al volante in età precoce è sempre attuale e mette a confronto due approcci molto diversi: quello europeo e quello statunitense.
In linea di massima in Europa la tendenza è improntata ed una maggiore cautela per arrivare al conseguimento della patente tramite un percorso più strutturato, negli Stati Uniti il percorso per ottenere la licenza inizia molto prima, tra i 16 e i 17 anni con la “learner’s permit”.
Tuttavia, alcuni stati europei hanno introdotto programmi di “guida accompagnata” che permette ai ragazzi di iniziare a guidare a 17 anni, ma solo sotto la supervisione di un adulto già in possesso di patente da diversi anni.
Questo approccio è stato recentemente discusso a livello comunitario, con l’intento di estendere la possibilità di conseguire la patente a 17 anni.
L’abbassamento dell’età e le altre categorie di patente
La riforma proposta dall’Unione Europea non riguarda solo la patente B. La Commissione Europea e il Parlamento hanno raggiunto un accordo per abbassare l’età minima per le patenti professionali come la patente C (camion) e la patente D (autobus). L’età per la patente C, che oggi è di 21 anni, potrebbe scendere a 18, mentre quella per la patente D dagli attuali 24 anni a 21.
Questa modifica ha un obiettivo preciso: affrontare la carenza di autisti professionisti nel settore dei trasporti, un problema sempre più pressante in tutta Europa. Per garantire la sicurezza, l’abbassamento dell’età sarà accompagnato da un sistema di guida accompagnata obbligatoria per i conducenti di 17 anni che aspirano a conseguire le patenti C, C1 e C1E.

Pro e contro dell’abbassamento dell’età
La proposta di abbassare l’età minima per la patente in Europa a 17 anni suscita un dibattito acceso. Permettere ai giovani di guidare prima può facilitare l’accesso al lavoro e agli studi, specialmente in aree periferiche. Un sistema di guida accompagnata a 17 anni potrebbe migliorare la preparazione dei neopatentati, dando loro più tempo per accumulare esperienza sotto la supervisione di un adulto, rendendoli potenzialmente più sicuri una volta che guidano da soli.
Gli oppositori sostengono che i giovani di 17 anni non abbiano ancora la maturità cognitiva e la gestione del rischio necessarie per affrontare il traffico in autonomia, con il rischio di un aumento degli incidenti. La mancanza di esperienza e la tendenza a comportamenti a rischio, come l’alta velocità o la distrazione, sono fattori di preoccupazione.