Lun. Giu 5th, 2023

Già con l’epidemia l’Europa ha dimostrato la sua inesistenza, ora con la guerra ha aggravato ulteriormente la sua posizione. La guerra è nel cuore dell’Europa, quindi il rischio maggiore lo corre il vecchio continente. La prima che doveva difendere se stessa era proprio l’Europa invece sta delegando nelle mani degli altri le sorti della sua storia.

Sin dall’inizio l’Europa non ha vissuto il ruolo di protagonista diventando l’unica a poter dialogare con Putin ed evitare prima l’escalation e poi fermare il conflitto. Così non è stato e non lo nemmeno tutt’ora. A fare da protagonista invece è l’America, che sembra dettare le condizioni del conflitto dando direttive che sembrano più un interesse americano che europeo.

L’unico che ha avuto un ruolo più aperto con Putin è stato il Presidente francese Macron, che fin da subito ha attivato un dialogo diretto con Putin e la parte ucraina aprendo una mediazione. Un’Europa che, se fosse stata presente a se stessa, federale, unita, avrebbe potuto prevenire questo ennesimo conflitto e anche evitare quanto è accaduto in Afghanistan. L’Europa per capire i suoi errori dovrebbe partire proprio dalla tragedia afgana. Il disimpegno americano si è trasformato in una tragedia per il popolo afghano. In questo momento, le lacrime delle giovani donne di Kabul, a cui i Talebani impediscono di andare a scuola, sono lacrime che pesano sulle nostre coscienze. Così come il sangue degli uomini e delle donne di Kiev. Non c’è nessuna distinzione, eppure in questo momento l’Europa è alle prese solo ad aiutare il popolo ucraino, giustamente, ma c’è un altro popolo che vive l’orrore dei Talebani per colpa dell’Almerica e della Nato.

L’Europa sta dappertutto ma non sta da nessuna parte. Alla fine si piega sempre al volere altrui ma non prende mai delle posizioni indirizzate a tutelare la democrazia di tutti i popoli. La coscienza dell’Europa è sporca ed è difficile pulirla dalle cattiverie commesse per accontentare l’America. In Ucraina occorre porre fine al conflitto, come è necessario porre fine alle sofferenze degli altri popoli vittime di guerre o sopraffazione di poteri dittatoriali. È compito dell’Europa trovare una mediazione che porti alla pace. Se non lo farà, continuando a nascondersi dietro al simbolo della UE, ne risponderà davanti alla storia.