Gio. Mar 30th, 2023

Ci sono molti dati che vanno letti per poi poterli paragonare ad altre situazioni che arrecano difficoltà in momenti particolari. Come il covid, anche le influenze stagionali portano milioni di persone a letto per via dell’influenza stagionale che ogni anno arriva nei periodi più freddi dell’anno. Influenze, che hanno una durata breve, ma che ugualmente creano disagio nel mondo del lavoro per le assenze per malattie. L’epidemia covid fino al 2 settembre, dopo 18 mesi di epidemia, ha portato 4.553.241 persone che si sono contagiate, mentre 4.286.991 sono le persone che sono guarite o dimesse in fase di guarigione. Nell’intera stagione influenzale 2018-19, il 13,6% della popolazione italiana ha avuto l’influenza, per un totale di circa 8.072.000 casi.

Il periodo epidemico (incidenza superiore a 2,74 casi per 1.000 assistiti) ha avuto una durata di 16 settimane (dalla 49a del 2018 alla 12a del 2019). Il ricovero e la morte si verificano principalmente tra i soggetti ad alto rischio, che includono donne in gravidanza e chiunque abbia patologie sottostanti come diabete, obesità, malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolari. (Dati del sistema di sorveglianza dell’influenza del ministero della salute). Il picco epidemico è stato raggiunto nella quinta settimana del 2019 con un livello d’incidenza di 14,1 casi per mille assistiti, pari a una intensità alta e paragonabile a quella osservata nella stagione 2017-18.

Come di consueto, l’influenza ha colpito maggiormente le fasce di età pediatrica: il 37,3% dei bambini di età 0-4 anni, il 19,8% nella fascia di età 5-14 anni, il 12,8% gli individui di età compresa tra 15 e 64 anni e il 6,2% gli anziani di età pari o superiore a 65 anni. Nelle ultime due stagioni influenzali l’incidenza nella fascia di età tra zero e quattro anni è stata la più alta a partire dalla stagione 2004-05.

Nell’ambito delle attività di sorveglianza virologica, sono stati raccolti e analizzati dai laboratori di riferimento regionale 20.174 campioni clinici, di cui 6.401 (31,7%) sono risultati positivi ai virus influenzali raggiungendo un picco nella sesta settimana del 2019 con 47,1%.