Categories: Cronaca

L’intensa opera pittorica di Luigi Calì al Museo del Tesoro di San Gennaro

NAPOLI-Fondato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici e la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, il Museo di San Gennaro è un polo di altissimo valore culturale ed artistico, che guarda anche ai giovani ed alle nuove sfide della modernità.
Proprio il rapporto, intenso e viscerale, tra i napoletani e San Gennaro è al centro dell’opera, esposta fino al 1 settembre in questo prestigioso museo, “Foedus Ianuarii” realizzata dell’artista Luigi Calì.
Reduce dallo straordinario successo al Pan nell’ambito della Manifestazione Notaract, dove ha ottenuto il premio “Menzione d’onore” per la sua originalità, “Foedus Ianuarii” è adesso visibile anche ai tanti turisti che affollano le vie del centro anche in questi giorni di calura.
L’artista ha preso ispirazione da un evento realmente accaduto: nell’anno del Signore 1527, la città era afflitta da una terribile pestilenza e da una violenta eruzione del Vesuvio. Il popolo decise così di fare un voto a San Gennaro: in cambio della protezione, la promessa di nuova e più ampia Cappella all’interno del Duomo. Ma non si limitarono soltanto al voto: chiamarono un notaio per redigere un vero e proprio contratto con il Santo!
“Foedus Ianuarii” ripercorre così questo suggestivo episodio.
Luigi Calì ha dato vita ad una pittura onirica e quasi metafisica che, tuttavia, si esprime con tinte forti, decise e marcate: rosso come il sangue e la lava, grigio come la peste luttuosa che Napoli pure conobbe in diverse occasioni, nero come la morte ed il dolore, giallo come l’oro, la rinascita che da sempre caratterizza la città, come una fenice indomita, e la faccia del santo.
Da Canova a De Chirico, passando per Salvador Dalì, tanti “maestri” presidiano l’immaginario di questo artista. “Foedus Ianuarii” è il simbolo di una pittura coraggiosa, che è già oltre il mero omaggio alla tradizione. Ne emerge un San Gennaro inedito: non più icona o un modello letterario, ma quasi un’ombra fuggevole eppure viva, che arriva a noi come un frammento di eternità e come un memento del nostro passato…
Il risultato finale è un equilibrio fra metafisica e realtà, deliziosamente velato di malinconia.
Artista poliedrico, Luigi Calì ha fondato anche la Phoenix Art, un laboratorio di ricerca pittorica all’avanguardia, sita in via Solimena 50. La galleria ospita anche incontri letterari ed è diventata un punto di riferimento per tutti i napoletani appassionati di arte e cultura (orario di apertura dal lunedì al sabato, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 20, domenica mattina su appuntamento. Per maggiori informazioni081-0127639).

Redazione

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