L’invalidità al 100% non basta più: niente più aiuti dallo Stato | Dovrai cavartela da solo
 
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Invalidità al 100%, ma niente aiuti. La burocrazia non perdona gli errori di forma e a farne le spese sono i cittadini
Molte persone credono che il riconoscimento del 100% di invalidità civile garantisca automaticamente l’accesso a tutti i benefici statali.
Purtroppo, la realtà è molto più complessa e, in alcuni casi, può diventare un vero e proprio incubo burocratico. Il caso di cui ti parlerò è emblematico: un cittadino si è visto riconoscere l’invalidità civile totale al 100% da un giudice, ottenendo anche la relativa omologa.
Tuttavia, quando ha provato a richiedere i benefici fiscali per l’acquisto di un’auto, ha scoperto che il documento non era sufficiente.
L’INPS ha infatti rifiutato la sua domanda, sostenendo che l’omologa non conteneva le diciture specifiche e indispensabili per l’accesso a tali agevolazioni.
Il parere dell’INPS: solo il verbale è valido
L’INPS è categorico: l’omologa del giudice, per quanto importante, non sostituisce il verbale di invalidità civile. Quest’ultimo è l’unico documento che contiene le frasi e i codici specifici necessari per accedere a determinati benefici, come quelli legati all’acquisto di un veicolo. Se l’omologa non riporta queste diciture, è considerata completamente inutile ai fini della richiesta di agevolazioni. Questo tipo di situazione si verifica quando ci si affida a legali che non sono esperti in materia previdenziale.
Spesso, i cosiddetti “tuttologi” affrontano questi casi senza conoscere i requisiti specifici e le procedure corrette. Non sanno che, prima di avviare un ricorso, è fondamentale capire esattamente quali benefici si vogliono ottenere. Per esempio, se l’obiettivo è avere un’auto, l’avvocato deve richiedere specificamente che la Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) e l’omologa del giudice includano le diciture previste dalla legge 104, che sono indispensabili per ottenere i benefici fiscali auto.

Come evitare l’incubo burocratico
Prima di intraprendere una causa, è fondamentale che tu e il tuo avvocato siate allineati sugli obiettivi. Se il tuo unico desiderio è un beneficio economico, come l’assegno di invalidità, la valutazione deve concentrarsi sul tuo diritto e sul tuo reddito personale, che non deve superare i 19.700 euro all’anno.
Se, invece, hai bisogno di agevolazioni come la legge 104 per i permessi lavorativi, il congedo biennale o l’acquisto di un’auto, la richiesta deve essere ben precisa. Nel caso in cui tu abbia i requisiti sanitari, ma il tuo ricorso è stato gestito in modo errato, l’unica soluzione è ricominciare da capo. Dovrai riavviare l’intera procedura amministrativa per ottenere un nuovo verbale che includa le diciture esatte che l’INPS richiede.
