NAPOLI- Si possono nascondere ovunque mimetizzandosi bene tra le persone comuni. Fanno amicizie, costruiscono amori, lavorano, gli uomini del califfato fanno una vita normalissima prima di entrare in azione e compiere feroci attentati. Lo dimostra quello che è successo a Bruxelles dove chi ha ucciso è nato e cresciuto nel paese dove ha seminato morte.
Ieri la polizia italiana è riuscita a fermare un presunto appartenente al terrorismo islamico. Aziz Ehsan, il 46enne iracheno arrestato a Sorrento, era ricercato dalle autorità svizzere per una tentata aggressione sessuale, minacce e sequestro di persona. Secondo gli inquirenti però l’uomo ha intrattenuto legami con terroristi dell’isis responsabili della strage di Bruxelles. La sua posizione è al vaglio ora degli inquirenti, che lo stanno interrogando nel carcere di Poggioreale, per tentare di recuperare informazioni utili sulla rete del terrore che sta provocando una scia di morte in Europa e non solo. Ma l’uomo si proclama estraneo ad ogni addebito affermando di essere in costiera per lavorare come intermediario immobiliare dedito al fitto degli appartamenti turistici nella penisola sorrentina.
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