Categories: Cronaca

L’isolamento se rigoroso funziona, caro governo, diventa un po’ cinese

Dobbiamo dare merito al popolo cinese di aver gestito il coronavirus meglio di tutti. Oggi annunciano anche la chiusura di alcuni ospedali aperti per contrastare il fenomeno del virus. Sono stati proprio bravi. Si dice che quello è un regime, certo, ma come tale ha imposto per salvare la nazione. Nessuno poteva muoversi, se non uscire una volta a settimana, un solo membro del nucleo familiare, per andare a fare la spesa per tutta la settimana. Nessuna rivolta era concessa, in nessun ambito, e nessuno si è permesso di fiatare. È già, è un regime, direte. In questo caso non c’entra niente il regime, c’entra invece il buon senso dei cinesi, che hanno seguito le direttive senza ostacolare chi stava lavorando per salvargli la vita. Loro sono quasi usciti dalla grande bufera, noi ci siamo entrati e non adottiamo strumenti rigidi per uscirne.
Mentre a Wuhan costruivano e requisivano strutture per garantire assistenza ai contagiati da coronavirus, noi abbiamo chiuso i voli per e dalla Cina. Che bravi, intanto arrivavano da altri scali. Prima falla del governo Conte. Altra falla, dichiarare continuamente che tutto era sotto controllo e l’Italia non correva rischi. Bravi, in meno di ventiquattro ore si è scatenato l’inferno anche in Italia, tanto che oggi siamo la seconda nazione per mortalità da coronavirus. Poi nella notte di sabato il governo si accinge ad emanare un nuovo decreto per contrastare l’espansione dei contagi. Leggendolo attentamente non mi convince molto. Era opportuno invece obbligare con provvedimenti rigidi e non certamente continuare a temporeggiare. Altra falla, quando si è capito che la cosa stava sfuggendo di mano, bisognava immediatamente potenziare gli ospedali sia con l’arrivo di nuovo personale, ma in numero di migliaia, e poi attivarsi immediatamente per allestire ovunque era possibile nuove sale intensive, in maniera tale da non trovarsi impreparati se fosse scoppiato il contagio a catena. Era necessario, perché le sale intensive, per questo virus, sono l’arma vincente per evitare le morti. La nostra sanità pubblica è stata già fortemente penalizzata negli ultimi anni, e molti di quelli che hanno apportato tagli alla sanità pubblica stanno proprio in questo governo, chiudendo pronti soccorso e sale intensive, quindi si sapeva già che il sistema, specialmente al nord, che pur è molto avanti rispetto al sud, poteva collassare. È inutile girarci intorno, questo governo ha commesso troppi errori, ed ora non ci resta che diventare un po’ cinesi, perché l’isolamento se rigoroso funziona.

Redazione

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