L’Italia è diventata un campo profughi

ROMA – Come paese non sappiamo mai dettare delle regole ben precise. Dietro ogni emergenza c’è sempre l’interesse di qualcuno. Interessi che spesso sono tutelati dalla stessa politica.

L’Italia è diventata un campo profughi

ROMA – Come paese non sappiamo mai dettare delle regole ben precise. Dietro ogni emergenza c’è sempre l’interesse di qualcuno. Interessi che spesso sono tutelati dalla stessa politica. In dieci anni in Italia sono arrivati milioni di stranieri che hanno portato il paese in una difficoltà enorme. Dietro i flussi migratori c’era un interesse del potere finanziario, politico, di coop, associazioni, scafisti e mafie. Tutte queste persone sono corse qui in cerca di un lavoro, ma non hanno fatto altro che creare quella manodopera a basso costo che ha messo ko il lavoro vero in Italia.
Siamo anche diventati il campo profughi per eccellenza dell’Europa. Ci sono stati momenti dove siamo stati lasciati soli a gestire una massa di persone che ogni giorno si riversava sulle nostre coste. Tutto ciò ha un costo che, il nostro paese, ha dovuto assorbirsi da solo. Miliardi di euro spesi, mentre l’Europa aveva anche il coraggio di imporci cosa fare sull’immigrazione.
Ora siamo giunti a un punto di non ritorno. Sono molte le persone che si trovano nel nostro paese in attesa di una soluzione. A tutte queste persone dobbiamo garantirgli tutto pagando di tasca nostra. L’Italia è diventata una penisola felice per chi arriva da fuori, sanno che quando arrivano da noi lì paghiamo pure, quindi è succulento venirci. La politica in un certo senso è stata complice, perché ha difeso gli arrivi in modo inadeguato, perché un conto è soccorre chi rischia la vita, un altro è accogliere tutti indistintamente facendoli restare allo sbando sul nostro territorio. Noi non siamo un campo profughi, siamo una nazione. Ad ogni cosa c’è un limite, e quando questo limite è superato, si deve intervenire per impedire che altre persone arrivino.