Lo stato di polizia ha ucciso l’Italia Produttiva
ROMA- La mattanza è partita all’indomani dell’ingresso dell’Italia nell’Europa monetaria. Quello che doveva essere il rilancio dell’Italia, si è tradotto in un vero e proprio funerale per gli italiani.

ROMA- La mattanza è partita all’indomani dell’ingresso dell’Italia nell’Europa monetaria. Quello che doveva essere il rilancio dell’Italia, si è tradotto in un vero e proprio funerale per gli italiani. Le sinistre e il centrosinistra all’inizio degli anni duemila hanno iniziato una vera e propria mattanza nei confronti di chi produceva additandoli continuamente come evasori. Un’operazione ingiusta che offendeva la dignità di chi lavorava e cercava di portare avanti piccole attività commerciarli e piccole attività d’impresa. Le sinistre si sono accanite contro gli italiani con un’elevazione della tassazione tale da produrre difficoltà in famiglie e imprese.
Il gioco non si è fermato più, poiché dopo l’elevazione delle tasse fino al 70% attuale, i governanti di sinistra e centrosinistra hanno iniziato un lavoro di pulizia attraverso strumenti di recupero credito che hanno messo a tappeto il tessuto produttivo, ormai esasperato dall’esposizione nei confronti del fisco per via di una crisi che non gli permetteva più di pagare. A partire dai governi Prodi e poi con governi fotocopia, l’accanimento contro i cittadini italiani ha portato dritti ad uno stato di polizia che, poi, si è tradotto nella distruzione dell’Italia produttiva.
Questo regime di recupero attuato dai governi italiani non è altro che un modo per recuperare i soldi che loro politici sprecano. Gli italiani si sono sentiti soffocati, semplicemente perché non erano più in grado di sostenere il costo delle troppe tasse, e per mantenere le imprese hanno fatto debiti nei confronti del fisco “accattone”. Oggi siamo ad una tassazione insostenibile, e una crescente situazione di disoccupazione che non potrà mai vedere via d’uscita, poiché le attività che creavano lavoro e occupazione hanno chiuso.
Lo stato per correre dietro alla voglia libidinosa dell’Europa di possedere violentemente gli italiani, ha ceduto ai ricatti dell’unione europea ed ha portato il paese al macello. Ora si rischia di dover pignorare un popolo intero per fare cassa, senza sapere che dietro c’è la mancanza di lavoro che permette di sostenere le spese. L’anello si è interrotto, e la luna di miele è finita, ormai gli italiani non hanno più soldi e non riescono più a pagare le istituzioni, quindi siamo destinati al fallimento.