Francesco Casisa, ristoratore italiano a Parigi, è intervenuto nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, per parlare degli aiuti economici che lo Stato francese ha elargito alle attività che sono state chiuse a causa del lockdown.
“Con il lockdown possiamo rimanere aperti solo per l’asporto –ha affermato Casisa-. Quando ci fu il lockdown in primavera lo Stato ha chiesto alle imprese di compilare online un dossier dove ti dice che se hai fatto meno del 50% rispetto ai redditi dello scorso anno, ti dà 1500 euro come aiuto. Gli operai li paga lo Stato. Noi titolari anticipavano i soldi agli operai e dopo 15 giorni lo Stato ci rimborsava. Abbiamo sicuramente sofferto molto meno rispetto all’Italia. In primavera siamo stati chiusi circa 3 mesi e abbiamo avuto come forma di ristoro 1500 euro al mese. Per questo sono riuscito a salvarmi. Lo Stato ha messo a disposizione dei prestiti fatti direttamente dal governo, con tasso 0,25%, significa su 100 euro 20 centesimi. La banca mi ha chiamato e mi ha detto che se avevo bisogno c’era questa possibilità, io non ne avevo grande bisogno però ne ho approfittato perché sapevo che non mi sarebbe più ricapitato un tasso così basso”.
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