Mer. Dic 6th, 2023

La guerra è entrata nel 58esimo giorno. Quella che doveva essere, secondo Usa e UE una guerra lampo, forse nemmeno Putin ha previsto una guerra di pochi giorni, si sta prolungando di molto. Nessuno può dire quando finirà. Nessuno può sapere cosa ha in mente Putin. Di certo c’è la guerra ed essa provoca morte e distruzione.

Per il momento i popoli europei non dicono nulla, sono solo i leader a decidere. Ma basta leggere i commenti sotto i post di articoli di giornali per farsi un’idea di cosa ne pensa l’opinione pubblica. Non c’è gradimento né su Putin e nemmeno su Zelensky. Ormai l’opinione pubblica inizia a storcere il naso nei confronti di una guerra che nessuno ritiene una sua guerra.

A mettere in agitazione l’opinione pubblica sono anche le continue pretese di Zelensky e la mancanza di diplomazia per fermare la guerra. Proprio ieri Zelensky ha detto al Fondo Monetario Internazionale che servono 7 miliardi al mese per tenere in piedi l’Ucraina. L’opinione pubblica europea inizia a chiedersi chi glieli dà? Una domanda scontata visto che sette miliardi ogni mese non sono bruscolini ma tantissimi soldi.

Su questo ed altri punti sorge il sospetto che presto i leader europei saranno costretti a fronteggiare l’opinione pubblica interna. Se la guerra si prolungasse ulteriormente, l’insofferenza popolare potrebbe essere un altro nemico dei capi di governo dei paesi membri dell’unione europea. Finora la gente non ha detto niente, ma i malumori ci sono. Temono che il prolungare della guerra possa ripercuotersi esclusivamente sull’Europa creando danni economici difficili da riparare nell’immediato. Un punto su cui sarebbe meglio iniziare a riflettere e adoperarsi per farla finire, poiché questa guerra non piace a nessuno, oltretutto il timore di un conflitto su larga scala impensierisce i cittadini.