Un po’ di storia recente porta la nostra mente tra la Siria, L’Iraq, Libia, in ultimo il disastro Afghanistan. In tutti questi scenari di guerra ci sono sempre state le forze alleate. L’America in testa, che in nome della pace sono andati ad occupare territorio promettendo pace e democrazia. In tutti i territori menzionati, la dove si sono spese risorse economiche e dispendio di vite umane, la pace e la democrazia non è mai arrivata. Hanno lasciato tutto in mano al nulla, e a vivere fame e carestie sono le popolazioni. Eclatante il caso Afghanistan, dopo venti anni di occupazione, gli alleati se ne vanno e tutto ritorna nelle mani dei talebani. Il popolo afghano che aveva creduto agli americani e gli alleati, si ritrova in una situazione di fame e carestia, oltre a ritornare nell’incubo della dittatura talebana.
L’Ucraina ha commesso l’errore di tutti: fidarsi dell’occidente, fidarsi degli americani, ma quello che sta avvenendo nelle ultime ore è la dimostrazione che alla fine a pagare sono solo e soltanto i popoli. Eravamo noi che non volevamo credere a Putin, abituati da quasi ottant’anni di pace in un continente che per millenni aveva prodotto conflitti con rare e brevi pause. Ma lui, il presidente russo, è stato piuttosto chiaro si dall’inizio di questa crisi, e coerente fino ad attaccare per cielo, per mare e per terra, un paese indipendente e sovrano di 44 milioni di abitanti sotto gli occhi degli occidentali.
In Ucraina in queste ore non c’è la resistenza che tutti si aspettavano. In poche ore i cieli ucraini sono stati sorvolati da aerei russi sotto forma di parata e non di assetto di guerra, segno che in pochissime ore le forze aeree ucraine sono state messe fuori uso. Da terra le truppe russe avanzano senza trovare davanti grosse difficoltà. In una guerra di questa portata già ora le vittime sarebbero state centinaia e centinaia, invece, fortunatamente, il numero è quasi irrisorio.
Quelli che sostengono l’Ucraina finora si sono limitati a fare proclami, a intimorire chi ormai è deciso nella sua azione, hanno intimato sanzioni, ma alla fine militarmente nessuno è entrato nel territorio ucraino con forze militari a sostegno dell’esercito ucraino. Nessuno ci entrerà mai, non conviene, meglio aspettare che partono le sanzioni e capire se faranno effetto. Nel frattempo, però, tutta l’operazione militare di Putin sarà conclusa. L’obiettivo è destituire il presidente e il governo di Kiev, raggiunto questo scopo Putin farà tacere le armi, e si rivelerà la guerra più breve della storia.