ROMA- Almirante ci credeva, il popolo di destra ci credeva, e AN fu quella svolta democratica che tutti si aspettavano. Anni d’oro per la destra italiana, fino a quando l’incoscienza politica di Gianfranco Fini regalò le chiavi di casa della destra a Silvio Berlusconi, e pose fine alla bella avventura politica di AN. Fini, insieme a tutti i colonnelli di AN, sono i responsabili della fine della destra italiana. Per fortuna che nessuno gli ha dato più retta, e sia Fini e sia la stragrande maggioranza dei colonnelli, sono finiti nei giardinetti.
La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma per un valore di un milione di euro nei confronti dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini. Il sequestro riguarda due polizze vita stipulate dall’ex presidente della Camera, ed è legato all’indagine sull’imprenditore delle slot Francesco Corallo nell’ambito della quale Fini è indagato per concorso in riciclaggio.
L’ex capo della destra ora piomba di nuovo nel caos giudiziario e mediatico. A volte non ci si crede, perché il popolo della destra era affezionato a Fini. Quel dito puntato contro Berlusconi gli costò caro, da quel momento c’è stata la morte politica di Fini. Una destra che non ha trovato più i suoi valori ed oggi è quasi inesistente. I pochi che cercano di portare avanti la destra non sono creduti dagli elettori, e ormai anche per loro, con lo sbarramento al 5%, la sorte saranno i giardinetti.