ROMA- Pizzarotti se ne va, la Raggi è in grande difficoltà, nel parlamento si fa un’opposizione bizzarra, il direttorio si è frantumato, insomma, il M5S non ha più la credibilità di quando ha ricevuto il suffragio dei cittadini ed è stato eletto in parlamento. Molti errori sono stati commessi dai vertici del movimento. Il primo in assoluto è quello di credere che tutto si possa fare con una macchina invisibile come internet. Purtroppo non è questa la strada, il contatto umano è quello che serve, e non può essere una tastiera di un computer a decidere cosa si possa fare.
Credo che la fine del movimento va a pari passi con la stanchezza che le persone iniziano ad avere dei social e di internet e, forse, non è un danno, ma è un vantaggio se le persone ritornano a socializzare guardandosi negli occhi.
Il M5S, invece, era convinto che si potesse fare politica sbraitando e affidandosi esclusivamente al computer per essere creduti. No, sono i fatti quelli che portano a fare politica. La politica si fa per strada, tra la gente, si guardando negli occhi le persone, e lì che si percepiscono le difficoltà di ogni singolo soggetto. Si trovano soluzioni fattibili nel breve tempo, e non si cerca di trovare soluzioni a lunga gettata che, poi, non sono realizzabili. Il vizio del M5S più grosso è proprio questo: hanno soluzioni a tutto ma non sono realizzabili nel breve tempo. Nelle realtà locali esce fuori il peggio del M5S, dove si trovano sbandieratori di vecchi partiti che oggi fanno i moralisti all’interno del M5S.
Voltare pagina si può, ma ciò avviene tornando a guardare alla realtà spegnendo per sempre la macchina web creata dal M5S per fare politica, che oggi usano pochissime persone. Il picco del successo di internet si sta affievolendo, e chiunque crede di fare politica usando i social e il web, presto resterà fregato. La vecchia Democrazia Cristiana ha mantenuto il potere per ben 40 anni perché faceva politica sui territori. È nei territori che si fa politica, e lì che si conquista la credibilità delle persone. E se il Movimento Cinque Stelle nei territori presenta vecchi sbandieratori, e chiaro che la credibilità finisce ai minimi storici, e nessuno lo considera il nuovo quando a gestirlo sono i vecchi militanti di altri partiti. Ecco, questo è l’errore che oggi ha portato Pizzarotti ad uscire, la Raggi a trovare difficoltà, non avere consensi nelle realtà locali, perché il M5S è considerato una macchina e non un anima e un cuore.
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