ROMA- Come svela un retroscena della Stampa, la commissione Giustizia del Senato ha approvato una legge che inasprisce le pene per chi diffama i politici eletti e i magistrati. Una legge che prevede, tra l’altro, l’aumento di un terzo della pena se specifici reati, tra cui la diffamazione, sono commessi contro politici eletti o magistrati?
La legge per tutelare gli amministratori locali contro atti ritorsivi ha introdotto un aggravio di pena per lesioni personali, minaccia, danneggiamento, violenza privata e diffamazione in caso che l’offeso sia un cittadino eletto o un magistrato. Non fa certamente piacere che a votare questa legge in commissione giustizia sia stato anche il M5S che, si sa, è fautore incallito del principio per cui “uno vale uno”, ma in questo caso si tratta di mettere sotto scacco i giornalisti, ecco che anche i grillini diventano uguali agli altri politici.
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