Malattie croniche dell’intestino: medici e pazienti a confronto a Napoli
L’Associazione nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (A.M.I.C.I. Onlus), organizza il 27 ottobre l’importante incontro medici-pazienti “M.I.C.I. e Vita Quotidiana” a Napoli pressol’aula consiliare del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova.

L’Associazione nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (A.M.I.C.I. Onlus), organizza il 27 ottobre l’importante incontro medici-pazienti “M.I.C.I. e Vita Quotidiana” a Napoli pressol’aula consiliare del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova.
La mattinata prevede un fitto programma di interventi. Apriranno i lavori il Presidente Regionaledi AMICIOnlus CampaniaImma Calemme e il Consigliere Città Metropolitana di Napoli con delega in materia di saluteGiovanni Varchetta.I temi al centro del dibattito riguarderanno le nuove opzioni terapeutiche, che la medicina è in grado di offrire e i diritti del malato: la situazione campana dei livelli essenziali di assistenza (LEA), i diritti nel mondo del lavoroel’invalidità.
La sezione relativa ai percorsi diagnostico-terapeutici sarà moderata da Fabiana Castiglione, Professoredi Gastroenterologiadell’Università “Federico II” di Napoli, e da Gabriele Riegler, ProfessoreAssociato di Gastroenterologiadell’UniversitàdegliStudi della Campania “L. Vanvitelli” evedràgliinterventi di Rossella Pumpo,Dirigente medico di Endoscopia digestiva dell’Ospedale Loreto Mare di Napoli,che parlerà dei percorsi di cura dedicati.Le diverse problematiche della terapia chirurgica saranno affrontate da Luigi Bucci, Professore di Chirurgia Generale dell’Università “Federico II” di Napoli, mentre la situazione della ricerca sulle cellule staminali sarà illustrata da Francesco MangusoDirigente medico UOSC di Gastroenterologia AORN dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli.
Paola Majello, Professore Aggregato di DirittoPrivato dell’Università “Federico II” Napoli, saràinvece ilmoderatoredellasecondaparte della mattinata,durante la quale si parlerà di livelli essenziali di assistenza con il Segretario Provinciale FIMGN Luigi Sparano. L’On. Maria Antonietta Ciaramella interverrà, come Rappresentante della Regione Campania, per illustrare il tema “I LEA – La situazione in Campania”. In conclusione, Marco Ferrara Coordinatore Rete Giustiziadi “CittadinanzaAttiva”farà il punto sul riconoscimento dei diritti del malato.
Le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (colite ulcerosa e Malattia di Crohn) sono patologie invalidanti che colpiscono con frequenza crescente le persone di tutte le età. Si ritiene che oggi in Italia ci siano circa 200.000 ammalati (e sta aumentando l’incidenza di queste patologie in età pediatrica), ma sino a quando non saranno state individuate le cause di queste malattie ele conseguentiterapie risolutive, il loro numero è destinato ad aumentare.
Il numero di esenti ticket con MICI in Campaniaè superiore alle 10.000 persone con una prevalenza di 1,7 casi su ogni 1000 abitanti.
“Le MICI sono patologie poco conosciute – sottolinea Imma Calemme Presidente AMICI Onlus Campania –e questi incontri di confronto tra medicie pazientiaperti alla collettività sono molto importanti perché aiutano a fornire corretta informazione e sensibilizzazione sui grossi disagi subiti dalle persone che ne sono colpite. Sono malattiecaratterizzate da una disabilità non visibile, che impattano in maniera importante sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie, i qualioltre a subire forti disagi per affrontare le cure, non vengono aiutati da una legislazione che spesso non li tutela”.
L’Associazione nazionale AMICI onlus con sedi in 15 regioni è costituita da persone affette da Colite Ulcerosa o Malattia di Crohn e dai loro familiari. Comitati di medici specialisti affiancano l’associazione sulle tematiche medico sociali e coordinano le iniziative di studio e di ricerca a carattere più strettamente medico-scientifico. L’associazione intende garantire un più sereno inserimento nell’ambito familiare e sociale ad ammalati cronici la cui condizione poco conosciuta dall’opinione pubblica alla legislazione sociale.