Secondo le modifiche alla legge 96/96, chi è assegnatario di casa popolare non può possedere veicoli di potenza superiore a 80 kw e il suo camper, con cui trasporta anche il figlio facendogli fare brevi gite, ha 96 Kw di potenza. È questa la motivazione per cui una mamma di un ragazzo autistico gli è stato notificato un avviso di sfratto dall’alloggio popolare di cui è assegnataria da 15 anni a Prato perché risulta proprietaria di un camper. La 53enne, dipendente dell’Asl, ha ricevuto l’intimazione a lasciare entro 60 giorni la casa dopo che, come segnalano i quotidiani locali, gli uffici dell’edilizia pubblica comunale hanno avviato una procedura per chiedere alla donna di lasciare l’alloggio.
La donna non si arrende ed ha presentato le controdeduzioni allo sfratto, allegando una nuova certificazione dei servizi della Asl che attestano che l’acquisto del camper è finalizzato alla cura e alla riabilitazione del figlio. L’assessore comunale ai Servizi sociali, Luigi Biancalani, inoltre ha garantito di voler “approfondire le controdeduzioni della donna” assicurando che “lo sfratto intanto verrà rimandato”.
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