MARCIANISE – Resta da scoprire il movente che ha portato alla morte del giovane Mario Pio Zarrillo, ritrovato privo di vita in un casolare abbandonato alla periferia della cittadina casertana. Il giovane si era allontanato facendo perdere le sue tracce, e ritrovato poco distante da dove aveva parcheggiato la macchina del padre e ripreso dalle telecamere di video sorveglianza. Dopo quel momento era scomparso nel nulla fino al suo ritrovamento senza vita.
Il 22enne non ha mai dato pensieri alla sua famiglia. Ha sempre lavorato e fino a due mesi fa aveva lavorato in una casa famiglia di San Prisco. Non aveva precedenti penali e frequentava un normale gruppo di amici. L’attenzione degli inquirenti è concentrata a capire cosa ci fosse di vero nelle dichiarazioni di un suo amico a cui MarioPio avrebbe confidato di aver paura per “aver visto qualcosa che non doveva vedere”.
Su questa frase si concentra l’indagine, per capire se effettivamente ci fosse stato qualcosa di così grave che il ragazzo avesse visto tanto da spingerlo a togliersi la vita. Una morte che si tinge di giallo e non trova via di uscita rapide capaci di dare risposte ai genitori del giovane che non comprendono come mai il figlio sia arrivato al punto di togliersi la vita.
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