Inverno 1958. Roma . Nel centro di produzione Rai di via Teulada è in corso la diretta settimanale de “Il Musichiere”, quiz musicale condotto da Mario Riva. Il presentatore romano , già autore di varietà e riviste , salutata l’orchestra e il suo direttore Gorni Kramer , i cantanti Nuccia Buongiovanni e Jonny Dorelli e la valletta Lorella De Luca , si accinge , come di consueto , a spiegare le regole del gioco al pubblico presente in sala e ai telespettatori. Poi , chiamati in scena i concorrenti , il lombardo Pier Maria Alemagna , maestro elementare in pensione e la siciliana Rosalia Lo Bianco , estetista-parrucchiera , dà inizio alla gara : “Dunque , al mio tre , il maestro Kramer suonerà il motivo musicale che dovrete indovinare ; il primo di voi che lo riconoscerà dovrà alzarsi dalla sedia a dondolo e correre verso la campana per suonarla e solo allora (e dico solo allora) acquisirà il diritto a rispondere. Chi indovinerà tutti e otto i brani che l’orchestra eseguirà per noi questa sera vincerà un premio di cinquemila lire in gettoni d’oro ….Bene , maestro Kramer , appena è pronto dia il viaaa!” . L’orchestra , intonata la canzone di Nilla Pizzi , “Edera” , s’arresta quando il pensionato milanese , strattonata e spinta via la parrucchiera siciliana , raggiunge e suona la campana di bronzo, posta in una angolo della scenografia. “Signor Alemagna , lei si è prenotato per primo, quindi ci dia la sua risposta!…” , lo esorta il conduttore. “Un momento, signor Riva , aspettate un po’ !…ma che non lo vedeste ? , non lo vide il notaio in prima fila? …qui , l’imbroglio ci sta ! , quel meschino del maestro mi spinse e io , subito subito , l’equilibrio perdetti !” , prende la parola irosa la signora Lo Bianco. “Signora , quello che afferma è molto grave …Il nostro notaio è sempre molto attento a che il gioco si svolga all’insegna della massima regolarità …Se ci fosse stata una scorrettezza l’ avrebbe segnalata sicuramente ai nostri autori …Comunque , in via del tutto eccezionale , poichè sul diritto a rispondere del signor Alemagna pende la spada di Damocle del dubbio , è autorizzata a dare la sua risposta !” , smorza ogni polemica Riva. “Il brano suonato dal maestro Kramer è : “Edera” , della cantante Nilla Pizzi!” , risponde la parrucchiera siciliana , destando le ironie dell’avversario : “Signora , ma cosa l’è che dice ? , ma quale “Edera” ed “Edera” , la canzone è “Vola colomba” e l’è tutta un’altra melodia!” . “Maestro , lei muto deve stare! , pensi alla figuraccia che ha appena fatto : spintonare un avversario e per di pù una donna pur di vincere! ….Scorretto e maleducato gli è !” , lo ammonisce la signora Lo Bianco. “Ecco , l’è la solita storia , non c’è niente da fare : il terrun non è contento se non fa il furbo!”, ribatte l’ex maestro elementare. “Terrone , ci sarà lei !…Santuzzo , mio marito, lavoratore onesto è !” , replica con tono concitato la parrucchiera. “Signori , signori , vi prego , non fate così! …ascolteremmo per ore il vostro simpatico battibecco , ma è tempo di presentare l’ospite misterioso di questa settimana…Signore e signori , ecco a voi , nientepopodimenoche : Marcello Mastroianniii!!!…” .
“A chi dice che ho gli occhi storti rispondo che storti , gli occhi , ce li hanno tanti , ma io ho lo strabismo di Venere!” . Così , l’attore-autore-presentatore radiofonico e televisivo Mario Riva rispondeva ai suoi detrattori. Nato a Roma il 26 gennaio del 1913 dal compositore napoletano Giuseppe Bonavolontà e dall’alto-borghese Teresa Chinzari , trascorse l’infanzia con i fratelli Mario , Nino , Adriana e Aldo , frequentando il collegio San Giuseppe , in piazza di Spagna , dai cui maestri apprese l’arte del teatro. Raggiunta la maggiore età , per affrancarsi dalla famiglia , lavorò come venditore ambulante e piazzista di vernici . Svolto il servizio militare nel corpo dei bersaglieri , al suo rientro nella Capitale , essendo stato scritturato dagli impresari di una Filodrammatica, intraprese la carriera d’attore . Doppiatore-rumorista , nel 1938 recitò in radiodrammi e commedie trasmessi dall’EIAR e , ingaggiato dal regista Carlo Ludovico Bragaglia per interpretare un piccolo ruolo nella pellicola “Due cuori sotto sequestro”, esordì nel cinema. Ospite fisso del programma radiofonico “Il Terziglio”, nel Dopoguerra divenne anche presentatore , conducendo la rubrica settimanale “Oplà”. Abbandonata la radio per girare commedie dirette da Guido Brignone( “Il barone Carlo Mazza”) , Mario Mattoli (“Totò al giro d’Italia”) , Giorgio Simonelli (“Se fossi deputato”) e Giuseppe Amato (“Yvonne la nuit”) , nel 1950 formò con l’attore di varietà Riccardo Billi il duo comico “Billi e Riva” . Nel decennio Cinquanta , legatosi all’attrice Dea Dei , dalla quale ebbe l’unico figlio Antonello , strinse un sodalizio artistico con gli autori teatrali Garinei e Giovannini , grazie ai quali interpretò le riviste : “Alta tensione”, “I fanatici” e “Caccia al tesoro”. Caratterista nei film di Mario Mattoli ( “Arrivano i nostri” e “Totò Peppino e le fanatiche” ), Alessandro Blasetti ( “Altri tempi”) , Luigi Zampa (“Anni facili”, “Ladro lui , ladra lei”e “Il vigile”) , Gianni Franciolini (“Racconti romani”) e Mario Amendola ( “I prepotenti”) , il 14 dicemdre del 1957 debuttò come conduttore televisivo del quiz musicale del sabato sera : “Il Musichiere” , ideato con la collaborazione di Garinei e Giovannini. Il programma , in onda sul primo canale della Rai fino al 7 maggio del 1960, registrò ascolti vertiginosi , destando preoccupazione nei gestori di cinema e teatri , costretti nel fine settimana a introdurre nelle sale apparecchi televisivi per consentire agli spettatori la visione della trasmissione. Dimostratosi valido presentatore e abile intrattenitore , fu affiancato da ospiti prestigiosi quali : gli attori Marcello Mastroianni , Vittorio Gassman , Totò , i divi di Hollywood Gary Cooper e Anthony Queen , i ciclisti rivali Fausto Coppi e Gino Bartali , i cantanti Domenico Modugno , Giorgio Gaber , Josephine Baker , Louis Armstrong e Nat King Cole . Raggiunto l’apice della popolarità , la sera del 21 agosto del 1960 , mentre era impegnato nella conduzione della serata finale de “Il Festival del Musichiere” , presso l’arena di Verona , percorrendo al buio un praticabile del retroscena , inciampò e precipitò da un’altezza di tre metri nello spazio vuoto sottostante. Soccorso nell’immediato , riportate molteplici fratture , fu trasportato d’urgenza in un opedale di Bologna , dove , malgrado le cure scrupolose , si spense il 1 settembre , all’età di quarantasette anni. Il giorno del suo funerale , celebrato a Roma , nella chiesa del Sacro Cuore di Maria in piazza Euclide , la folla dei concittadini lo salutò agitando un cartello con la scritta : “Addio , Signor Nientepopodimenoche!” , cui fece eco il ricordo dell’autore e critico televisivo Achille Campanile : “Con Mario Riva , prima ancora che l’uomo popolare , il personaggio caratteristico del video , abbiamo perduto una persona cara . Questa morte è per tutti un po’ un lutto di famiglia . E poi c’è il modo crudele e stupido di essa : non una malattia , nè un incidente in automobile mentre correva a 200 all’ora , ma una banale caduta durante il suo lavoro….Chi poteva immaginare una cosa simile? , in una serata simile? E per un uomo come lui , vedente negazione dei drammi , delle tragedie ? Ecco quello che rende più crudele la sua morte : il banale incidente , che si poteva evitare e che lo uccide quando , dopo molti anni di sfortunate fatiche , aveva appena raggiunto il successo , che per lui si concretava soprattutto in un’immensa , straordinaria popolarità e nel fatto che tutti gli volevano bene . Anche i bambini di tre , quattro anni , lo conoscevano , lo chiamavano a nome per la strada , gli sorridevano affettuosi , come a un caro zio bonario e divertente” .