È un momento storico dove la libertà e la democrazia in questo paese sono in bilico. Abbiamo un sistema politico che semina odio ogni giorno, e poi creano una commissione contro l’odio sociale. È molto strano, visto che proprio gli attori in campo sono i primi fautori di un clima di odio profondo. La politica sta mettendo, con la complicità dei social, le persone una contro l’altra in nome di ideali pazzeschi che sono la fame della democrazia.
Ieri sera a Bologna si è visto uno spettacolo di solo angoscia, e non è per niente un bel spettacolo. Si può essere contrari ma non certamente fautori di una prepotenza di pensiero. Il pensiero unico è figlio dei vecchi regimi fascisti e comunisti, e non va certamente bene in una repubblica democratica. Si può manifestare il libero pensiero, ma è necessario che ognuno manifesti la propria opinione senza che qualcuno impedisca di poter manifestare la propria. I centri sociali, che hanno anche un nome nobile, sembrano più centri asociali, dove l’unico pensiero che deve veicolare è il proprio impedendo agli altri di esprimere il suo. Se ieri sera si è tentato di impedire a Salvini di parlare la cosa non è certamente sociale. Se si è riempita la piazza di Bologna, è segno di democrazia. Ma ogni protesta non deve essere un veicolo di dissenso per impedire agli altri di pensarla diversamente, altrimenti non è più democrazia, ma siamo entrati nel profondo di un’imminente dittatura. Il fascismo e il comunismo hanno fatto troppo male nel mondo, è giunto il momento di dare un freno alla fase di odio che credevamo fosse un vecchio ricordo. Questo clima di odio politico non fa bene al paese, contribuisce solamente ad affossarlo ulteriormente.