Maturità, ok del Senato alla riforma | Orale più rigido: bocciatura per chi resta in silenzio

Maturità, ok del Senato alla riforma - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Maturità, arriva il definitivo “via libera” da parte del Senato per la riforma: l’orale sarà più rigido, bocciatura per chi resta in silenzio
Alla fine è arrivato anche il definitivo “via libera” da parte del Senato. Nelle ultime ore è stato approvato il ddl che converte in legge il decreto relativo alla riforma dell’esame di Stato per le scuole superiori. Lo stesso che tornerà ad essere chiamato “esame di Maturità“.
Adesso, questo provvedimento, è pronto a passare all’esame della Camera per la definitiva approvazione. In merito a ciò il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha fatto sapere che con questo decreto si va a restituire serietà, valore e centralità all’esame finale del percorso scolastico.
In questo modo, inoltre, verranno valutate non solo le conoscenze ma anche la maturazione personale e la capacità di argomentazione dello studente.
Le novità che sono state introdotte e promosse sono molte. Le stesse che, ovviamente, riguardano molto da vicino gli studenti del quinto anno che in questa stagione scolastica dovranno affrontare, appunto, l’esame.
Maturità, arriva l’ok da parte del Senato: tantissime le novità
Queste sono alcune delle novità: le due prove scritte tradizionali rimangono, il colloquio orale sarà riformato (incentrato su 4 materie principali, scelte con decreto minsteriale entro gennaio), lo studente che sceglie di restare in silenzio durante l’esame orale (ovvero la classica ‘scena muta’) verrà bocciato inevitabilmente.
Non è finita qui visto che, durante l’orale, verrà attribuito un peso anche sulla base del percorso formativo complessivo dello studente. Si terrà conto anche dell’educazione civica e formazione scuola-lavoro. L’elaborato su cittadinanza attiva e solidale, per gli studenti che hanno almeno “sei decimi” in condotta, sarà integrato nello scrutinio finale.

Maturità, le novità non finiscono qui: tutto quello che serve sapere
Tra le novità ci sono anche: il modello 4+2, finora sperimentale per gli istituti tecnici e professionali, diventa ordinamentale. In questo modo gli studenti potranno scegliere questo percorso per arrivare al diploma in quattro anni più due di specializzazione. Per quanto riguarda, invece, gli istituti tecnici e professionali, si rafforza il legame con le ITS Academy.
Il decreto, inoltre, è pronto a stanziare dei nuovi fondi per la sicurezza degli edifici scolastici. Soldi che serviranno per l’acquisto di strumenti didattici per ampliare i percorsi di formazione dei docenti di sostegno.