Estate 2012. Napoli. Sul lungomare di Mergellina, l’attore Maurizio Casagrande sta girando “Una donna per la vita”, il suo primo film, nella doppia veste di attore e regista. Sul set, allestito sul lungomare, in via Piedigrotta, una folla di curiosi, radunatasi all’ingresso di Castel dell’Ovo, attende l’avvio delle riprese, iniziate con l’arrivo dell’attrice protagonista: Sabrina Impacciatore. “Ah, finalmente!…alla buon’ora!…mo’, se ci sbrighiamo, è capace pure che riusciamo a girare anche solo una scena!…Una scena , un’unica scena già basterebbe a dare senso a questa giornata!…”, l’ammonisce concitato, l’attore. “Esageratooo!, quante storie per due minuti di ritardo!…e poi con questo mare che c’è qua, come fa uno a non distrarsi?…Comunque, adesso sono qui…dai ,su, sono pronta,iniziamo!…”, lo esorta l’Impacciatore. “Iniziamooo?…Intanto quando inziamo lo decido io, che sono il regista !…e poi, senza la giusta preparazione ,qui ,non si inizia un bel niente!…intendo dire che, prima dobbiamo provare la scena…poi, se siamo pronti, giriamo!…”, chiarisce l’attore e regista, continuando, “Allora, ricapitoliamo: tu sei la mia fidanzata, io e te abbiamo un appuntamento e tu sei in ritardo e tutta trafelata, mi raggiungi…Avanti , su , andiamo, che altrimenti finiamo all’alba di domani!…”. L’attrice, quindi, posizionatasi sul punto indicato dal regista, percorre il tratto di strada fino all’entrata del castello, poi fermatasi, si volta, e, come se stesse cercando qualcuno, esclama: “Ecco, lo sapevo…è successo anche stavolta!…Ho fatto tardi e adesso?…come glielo spiego ,adesso?…”. “Stooop!…ma perché?…ma cosa c’entra…ma dove l’hai letta questa battuta?…”,domanda adirato, Casagrande, “…Sul copione, non c’è!…Sul copione c’è scritto: “lei si volta e , accortasi di essere arrivata in ritardo, lo attende”…hai capito?…lo attende, in silenzio,…è semplice, facile facile: lo attende…in silenzio, senza dire nulla, nè tantomeno battute che non sono scritte nel copione!…Sabri’, qua ci dobbiamo intendere!…il regista sono io!…questo non è un film autogestito!…Sabri’, tu devi sapere che io, prima di fare l’attore e il regista, ho fatto il musicista…suonavo il pianoforte, la batteria e cantavo…sono pure diplomato al Conservatorio!…Tu mi dirai : che c’entra?…c’entra!… c’entra, che io sono un attore, un regista diverso dagli altri!…c’entra ,che ,per me, recitare, dirigere ,è interagire con gli altri attori…è come comporre una melodia, quindi,ogni nota deve stare al posto giusto sul pentagramma e creare un’armonia…mo’, quest’armonia, Sabri’, nessuna la deve infrangere!…nessuno, Sabri’!…altrimenti, invece che una sinfonia, viene fuori un assolo…un assolo stonato!…”.
“La vena artistica vera e propria nasce da bambino, quando io ero convinto che tutti sapessero leggere, scrivere, parlare, suonare. A casa mia suonavano tutti: mia madre, mio padre, mia nonna, il mio vicino, per cui da piccolo credevo che la musica facesse parte di tutte le persone, ma poi ho capito che non era così. I miei mi avevano regalato un dono: la musica. Se la musica la fai, che tu sia un musicista o no, ti fa leggere e vivere delle esperienze artistiche uniche. Infatti, io mi ritengo un attore un po’ diverso dagli altri, non perché più bravo, ma per la capacità di interagire con gli altri attori. Questa capacità viene dalla musica”. Così, l’attore e regista Maurizio Casagrande rivocava, nel corso di un’intervista rilasciata qualche tempo fa, la sua infanzia e la sua inclinazione per la musica, scoperta proprio da bambino. Nato a Napoli il 4 novembre 1961, da Antonio Casagrande, attore della Compagnia di Eduardo De Filippo, sin da bambino si appassiona alla Musica, imparando a suonare il pianoforte e la batteria. Poi, appena adolescente, negli anni Settanta, entra a far parte del gruppo rock dei Tetra Neon, con il quale si esibisce presso il Teatro Tenda. In seguito, scioltasi la formazione, decide di proseguire gli studi musicali, iscrivendosi al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove si specializza nel pianoforte, nel contrabbasso e nel canto. Approdato sul palcoscenico teatrale, per via di un imprevisto, (sostituisce un suo allievo durante un saggio presso il Teatro Cilea), viene notato dall’attore e regista Nello Mascia, che lo scrittura nella sua compagnia, con la quale mette in scena le farse : “Lo Policinella innamorato” e “‘Nfitrione”. Quindi, trascorso il decennio Ottanta nella compagnia di Tato Russo, sotto la cui direzione porta in scena gli spettacoli: “L’ultimo scugnizzo” “Io Raffaele Viviani” e “Satyricon“,stringe un sodalizio umano e artistico con l’attore e regista Vincenzo Salemme, con cui, fra gli anni Novanta e i Duemila, recita in numerose commedie (“Lo strano caso di Felice C.”, “…E fuori nevica!”, “Sogni e bisogni”, “L’amico del cuore”, “La gente vuole ridere”, “Premiata pasticceria Bellavista”)ein pellicole tratte dalle piecé di quest’ultimo (“L’amico del cuore”, “Amore a prima vista” “A ruota libera”, “Volesse il cielo!”, “Ho visto le stelle!”, “Cose da pazzi“). Dal 2005 al 2008 nel cast della serie Tv “Carabinieri”, viene insignito del Premio internazionale della comicità Charlot e sperimenta il ruolo di conduttore nei varietà Rai dell’amico Salemme : “Famiglia Salemme Show” e “Da Nord a Sud…e ho detto tutto!”, per poi dedicarsi al Teatro (“Senza impegno”, “Io speriamo che me la cavo”, “Noi figli delle stelle”).Tra i protagonisti delle miniserie Rai e Mediaset “Il signore della truffa“, accanto a Gigi Proietti,e “Piper” di Carlo Vanzina, nel 2010 recita in commedie e in pellicole impegnate, quali: “L’allenatore nel pallone” di Sergio Martino,”Sharm el Sheikh-Un’estate indimenticabile” di Ugo Fabrizio Giordani , “La scomparsa di Patò” di Rocco Mortelliti (desunta, quest’ultima, dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri), “Napoletans” di Luigi Russo, “E io non pago-L’Italia dei furbetti” di Alessandro Capone ed “…E fuori nevica!”, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia diretta da Salemme. Cimentatosi nella regia dei film “Una donna per la vita” e “Babbo Natale non viene da Nord”, nel 2015 torna sul set nella sola veste di attore ,diretto da Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, nella pellicola “Loro chi?”, cui seguono le pellicole: “Natale da chef” di Neri Parenti e “Amici come prima” di Christian De Sica, senza mai tralasciare il palcoscenico (“Anche l’occhio vuole la sua parte”, “Il prigioniero della seconda strada” di Niel Simon, “E…la musica mi gira intorno”, “Novecento napoletano“). Di recente in tournée con lo spettacolo da lui scritto, dirretto e interpretato, “Mostri a parte“, e sul piccolo schermo, con la trasmissione di Rai 2, condotta da Renzo Arbore, “L’arte do’sole“, di sé ,e del mestiere di regista, ha detto: “Non mi diverto quando curo la regia e recito allo stesso tempo, perché non posso dedicarmi agli altri attori come vorrei. Mi piace moltissimo stimolare ,costruire , dimostrare che gli attori possono fare di più, non fare la prima cosa che viene loro in mente”.
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