Meloni, apertura al riconoscimento della Palestina | Ma senza Hamas: condizione è il disarmo totale

La Meloni pronta a riconoscere lo stato della Palestina - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
La premier Giorgia Meloni apre al riconoscimento della Palestina, ma senza Hamas: l’unica condizione è il disarmo totale
Un importante passo in avanti quello che potrebbe mettere in atto il governo italiano in merito a quanto sta accadendo a Gaza. Soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento della Palestina.
A fare il punto della situazione, in merito ad un suo intervento verificatosi al Senato, ci ha pensato direttamente Giorgia Meloni. La premier, in vista del prossimo Consiglio europeo, ha voluto fare il punto della situazione.
La premier, infatti, ha fatto sapere che il nostro Paese è pronto ad agire per il riconoscimento della Palestina. A patto, però, che vengano rispettate alcune condizioni ben precise.
In particolar modo che il movimento Hamas deve accettare di non svolgere alcun ruolo importante nella governance provvisoria. Nemmeno in futuro.
Gaza, Meloni pronta a riconoscere stato della Palestina: a patto che…
Non è finita qui visto che la presidente del Consiglio, inoltre, ci ha tenuto a sottolineare la necessirà del disarmo totale di Hamas. L’obiettivo è molto chiaro: quello, in futuro, che possa rappresentare una minaccia in futuro. Soprattutto per quanto riguarda la stabilità regionale.
Allo stesso tempo, sempre nel corso del suo intervento, la Meloni ci ha tenuto a ricordare che in questi ultimi giorni sono emersi dei nuovi episodi. Gli stessi che, a suo avviso, confermano la pericolosità da parte di Hamas nei confronti della popolazione palestinese. Tanto da parlare di “serie di esecuzioni sommarie” che sono state definite “inaccettabili”.

Meloni pronta a riconoscere la Palestina, ma detta alcune condizioni per Hamas
Un riconoscimento che, per la presidente del Consiglio, non è una moss automatica e nemmeno simbolica. Una decisione che è stata presa su basi ben strutturate. Segno del fatto che il nostro Paese può riconoscere la Palestina, ma solamente quando sarà reale la presenza di una autorità palestinese pienamente autonoma ed in condizione di governare entro confini definiti e riconosciuti.
Sempre rimanendo in tema Gaza ha voluto spendere parole per quanto riguarda il contributo italiano nell’emergenza umanitaria. Tanto da ricordare l’invio di oltre 2.000 tonnellate di farine ed altre 200 tonnellate di altri aiuti. Non solo: la creazione di corridoi universitari per studenti palestinesi e l’impegno nella formazione della polizia palestinese attraverso il contingente dei Carabinieri a Gerico.