Meloni, la Corte penale internazionale la denuncia | Clima sempre più pericoloso: avvertimento alla Sinistra

La premier Meloni, intervenuta nel corso di “Porta a Porta”, ha dichiarato di essere stata denunciata dalla Corte penale internazionale

Tantissimi gli argomenti che sono stati affrontati nel corso del suo intervento alla trasmissione “Porta a Porta“, su Rai 1, condotto dal giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa. Stiamo parlando della premier, Giorgia Meloni, che ha appunto affrontato diversi temi: da quanto sta accadendo a Gaza fino ad arrivare alla manovra finanziaria, passando per le regionali e la legge elettorali.

Intervenuta, poco prima, anche nella trasmissione (sempre condotta da Vespa) “Cinque Minuti” la presidente del Consiglio ha rivelato di aver ricevuto moltissime minacce di morte nell’ultimo periodo. A tal punto da perdere addirittura il conto. Non solo: negli ultimi giorni la premier ha annunciato di essere stata denunciata dalla Corte penale internazionale.

Motivo? Concorso in genocidio. Non è la sola visto che, insieme a lei, anche il vicepremier Antonio Tajani ed il ministro della Difesa, Guido Crosetto, insieme all’ad di “Leonardo”, Roberto Cingolani. Un clima, specialmente nelle ultime settimane, che sta parecchio cambiando. In negativo.

Queste sono alcune delle sue parole: “C’è un clima che si sta imbarbarendo parecchio. C’è chi dice che io ed il mio governo abbiamo le mani sporche di sangue“. Poi un avvertimento alla Sinistra: “Voglio lanciare un appello al senso di responsabilità. Soprattutto a chi ha pensato di fomentare la piazza. Attenzione perché poi le cose sfuggono di mano“.

Meloni e la denuncia da parte della Cpi: “Non sanno più come intervenire”

A confermare la denuncia la “Global Movement To Gaza Italia”. in merito a ciò ha rivelato: “Solo le decisioni del procuratore hanno valore ufficiale e non esiste alcuna decisione. Non sanno più dove denunciarci per tentare di intervenire per via giudiziaria. La sinistra non arriva al governo tramite elezioni, ma di solito con un golpe giudiziario o finanziario. Senza argomenti definiscono gli altri “impresentabili“.

Nel corso dell’intervista si parla anche di “violenze preordinate” ed inoltre aggiunge: “Quando si consente a chi inneggia al terrorismo di Hamas di stare in testa al corteo forse la tesi dei semplici infiltrati è un po’ riduttiva“. Ne ha anche per chi ha scioperato in questi giorni. Puntando il dito contro la CGIL: “E’ interessata a difendere la sinistra che i lavoratori“.

Meloni difende il governo e rilancia su riforme e politica estera

Giorgia Meloni, inoltre, ci ha tenuto ancora una volta a difendere l’operato del suo governo. Soprattutto quando si sofferma a parlare sulla crisi umanitaria a Gaza. Tanto da rivendicare l’invio, da parte del nostro Paese, di 2.300 tonnellate di aiuti umanitari. Sottolineando, inoltre, che esasperare gli animi potrebbe andare contro gli interessi dei palestinesi. Poi tende una mano al piano di Donald Trump per il Medio Oriente, definendolo come “uno spriaglio di pace“.

Dal punto di vista economico la premier ha promesso un “segnale” concreto al ceto medio nella prossima Manovra. Ha aperto a proposte avanzate da Carlo Calenda sul taglio strutturale al costo dell’energia, ritenendo che vada ridotto in maniera permanente.