Categories: Cronaca

Meloni: la donna che toglie voti al M5S

Una scelta di coerenza quella di Fratelli d’Italia di stare all’opposizione di questo governo del tutti dentro. Rimarrà, forse, l’unico partito presente in parlamento seduto sui banchi dell’opposizione, mentre tutti gli altri staranno dentro un governo che ha idee diverse. Meloni è piccata con Salvini: «Mi sembra strano che parli a nome del centrodestra – rimarca – il centrodestra parlerà con una sola voce quando dovremo decidere i candidati alle amministrative». Ecco, Giorgia Meloni si smarca anche dal suo stesso centrodestra.
Stare all’opposizioni per Giorgia Meloni è quasi un vantaggio. Si dovranno riscrivere alcune commissioni: Vigilanza Rai, Commissione di vigilanza su Cassa Depositi e Prestiti e del Copasir, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. Si tratta delle Commissioni di garanzia, per prassi riservate all’opposizione, un meccanismo che dovrebbe scattare anche di fronte a questa nuova geografia politica.
Quindi per Fratelli D’Italia stare all’opposizione conviene. Già in questi due anni di legislatura a guida 5 stelle, la Meloni ha sottratto molti voti al M5S, che ha perso tutti gli elettore che si rivedevano nella destra democratica, e l’alleanza con il PD del movimento a visto fuggire in massa tutti questi elettori. Oggi il movimento ha più che dimezzato il consenso ottenuto alle scorse politiche. Non solo, alle porte c’è l’appuntamento con le amministrative, dove il movimento deve difendere il comune di Torino e Roma, cosa del tutto difficile visto il momento che sta attraversando il M5S. dovrà imporsi anche in comuni come Napoli, lì dove non ha mai vinto. Insomma, il primo banco di prova forte è proprio quello delle amministrative, dove il movimento si gioca tutta la sua credibilità e una sconfitta come avvenuto con le regionali, significherebbe la fine definitiva del M5S.
Per finire, un altro aspetto a favore di Fratelli d’Italia, potrà essere quello sugli spazi nei telegiornali e nelle trasmissioni riservati alle opposizioni. Se verrà applicato l’antico criterio che prevede un terzo degli spazi al governo, un terzo alla maggioranza e un terzo all’opposizione, il partito di Giorgia Meloni potrebbe godere di una esposizione mediatica mai sperimentata in precedenza portandolo ad aumentare la sua visibilità e raggiungere gli elettori indecisi che finora sono distanti dalla politica.

Redazione

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