Categories: Cronaca

Miliardi per salvare le banche e zero ai comuni per mettere in sicurezza i territori

ROMA- I governi italiani, specie quelli degli ultimi dieci, stanno facendo politiche che minano la credibilità delle istituzioni italiane. Istituzioni che sembrano sorde al richiamo dei sindaci, mentre spalancano le orecchie non appena a chiamare sono le banche o i poteri forti.
In questi giorni stiamo assistendo ad un fine estate tempestoso, dove le abbondanti piogge hanno messo in ginocchio diversi comuni. Quello di Livorno più di tutti, dove ci sono stati sei morti. Ma il rimbalzo delle responsabilità dimostra ancora una volta come le istituzioni, per partito preso, cercano in tutti i modi di far ricadere sugli altri anni e anni di immobilismo. Chi eredita cerca di fare l’impossibile per rimettere a posto i conti di un ente comunale, a volte ci riesce, a volte no, ed è il caso del comune di Livorno, dove la nuova amministrazione è riuscita a mettere i bilanci in ordine.
Ma al di là delle considerazioni su un singolo comune, va precisato che i dissesti finanziari di diversi comuni sono all’ordine del giorno, ciò significa che le precedenti amministrazioni hanno lasciato in eredità disparati debiti difficili da debellare, quindi le colpe sono di tutti gli attori in campo e non certamente di chi guida un’amministrazione oggi.
Ma c’è una cattiva presa di posizione dei governi in merito alle difficoltà dei comuni che, per sopravvivere, sono costretti ad aumentare le tasse. Sopravvivere, perché per fare lavori e mettere in sicurezza i territori, lì dove occorre, non c’è la disponibilità economica per farlo. I governi pongono poco attenzione ai problemi degli enti comunali, ma l’attenzione è stata massima quando c’è stato da salvare le banche. In quel caso i soldi ci sono stati o si sono trovate le risorse necessarie per farlo. Ma per i governi trovare risorse sufficienti per mettere in sicurezza il territorio diventa un’impresa difficile.
I nodi da sciogliere in questo paese sono tanti. Finché non si mette mano a regole ben precise per far camminare la macchina italiana, i problemi ci saranno sempre. Le regole attuali sono da eliminare tutte, e ripartire tutto d’accapo mettendoci massima responsabilità nella vita politica italiana. L’inverno sarà lungo, e problemi come in questi giorni si ripresenteranno, ma di sicuro ci sarà sempre il rimbalzo delle responsabilità, ma nessuno prenderà le dovute precauzioni affinché quello che succede, non succede più. I comuni vanno sostenuti dallo stato centrale, perché da soli non possono farcela, anche perché con questa crisi asfissiante i cittadini non riescono a pagare, e la situazione si fa ulteriormente difficile sia per gli enti sia per i cittadini. allo stato dei fatti, per i comuni sta diventato difficile anche procedere con la manutenzione ordinaria.

Redazione

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