IL MOSTRO DELLA PROVINCIA DI CASERTA
CASERTA – Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nei prossimi anni il cancro sarà la principale causa di morte in tutto il mondo. L’Agenzia stima che nel 2030 ci saranno 21,6 milioni di nuovi casi di cancro all’anno e 13 milioni di decessi legati a questa patologia.

CASERTA – Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nei prossimi anni il cancro sarà la principale causa di morte in tutto il mondo. L’Agenzia stima che nel 2030 ci saranno 21,6 milioni di nuovi casi di cancro all’anno e 13 milioni di decessi legati a questa patologia. Ciò significa che ogni 1,5 secondi sarà diagnosticato un tumore e che ogni 2 secondi una persona morirà a causa di una neoplasia.
In Italia le stime prevedono entro lo stesso periodo un aumento del 22,6 per cento di nuove diagnosi e del 27,2 per cento di decessi per cancro. Questo significa che nel 2030 in Italia ogni 1,2 minuti una persona riceverà una diagnosi di cancro e ogni 2,4 minuti una persona morirà per questa patologia. Più aumenta l’aspettativa di vita e più il cancro diventa una minaccia per la nostra salute: per questo la ricerca deve intervenire per ridurre l’incidenza della malattia. Grazie a un investimento complessivo di 102 milioni di euro nel 2017, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la sua Fondazione hanno finanziato 602 progetti di ricerca e 78 borse di studio. Circa 5.000 ricercatori possono così lavorare in laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca in tutta Italia, prevalentemente in strutture pubbliche, con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità del nostro Paese.
Dati sconfortanti se si pensa che la nostra provincia ha un elevato tasso di mortalità per tumori. L’estensione di questa malattia dipende da diversi fattori, ma i primi vanno ricercati nell’alimentazione e nell’aria che respiriamo quotidianamente. Oltre, chiaramente, al massiccio inquinamento che ha subito il nostro territorio attraverso lo sversamento di rifiuti tossici. Nella nostra provincia ci sono molte aree che finora non sono mai state bonificate. La promessa delle bonifiche ha il tempo di una serata, poi tutto rimane nella mente dei politici che le promettono.
Quello che sconforta di più, se si considerano i dati nazionali che, molto probabilmente, il nostro territorio pagherà il prezzo più alto dell’indice di mortalità per tumori. La provincia di Caserta è altamente esposta a questo rischio, per via dello scempio perpetrato a suo danno. Ad oggi, oltretutto, non esistono statistiche serie su quello che sta succedendo, poiché l’assenza di registri dei tumori, in parte partiti e in parte no, non danno un quadro corretto della situazione.
L’unico dato certo che il mostro della provincia di Caserta continua a mietere vittime. Ogni giorno si registrano nuovi casi e nuovi morti che derivano dall’attacco del mostro. I tumori nella provincia di Caserta sono diventati l’apprensione quotidiana di tutti. Proprio il pensiero di essere colpiti da questa terribile malattia sta creando l’aumento anche di stati d’ansia, proprio perché ognuno è afflitto dal pensiero di poter incappare nella malattia del secolo.
La politica in questo continua a latitare senza rendersi conti che anche loro sono ipotetici cavie di questo mostro. Una cosa è certa: la disattenzione politica, per non dire il menefreghismo politico, hanno determinato una situazione che ora fa veramente paura, e se si considerano i dati dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, la provincia di Caserta nei prossimi anni riempirà i suoi cimiteri con tante vittime di questo tremendo mostro.