AGRO AVERSANO – Il territorio dell’agro aversano si è abituato a leggere solo di camorra, di omicidi, di rifiuti, cronaca, dimenticando quello che di vero e reale c’è in questa pianura bellissima. I cittadini sono affascinati solo da servizi di cronaca portandoli a rimanere “nell’ignoranza a vita”. La cronaca non fa crescere culturalmente, anzi, diminuisce l’apprendimento e non aiuta a crescere. Un processo che ha indebolito la cultura nel territorio aversano, tanto che oggi il male peggiore è proprio una cattiva cultura.
Noi tentiamo da settimane di ripristinare quelli che sono i valori, la cultura e tradizione dell’intero agro aversano, descrivendo prodotti e storia di una terra che non ha nulla da invidiare a nessuno.
La mozzarella è uno di quei prodotti che fanno la differenza su i tanti prodotti caseari presenti sul territorio nazionale. Chi non ricorda la commedia Miseria e Nobiltà, quando il grande Totò chiede all’amico di comprare la mozzarella di Aversa e desistere se non uscisse il latte. Già allora era un prodotto nobile.
L’agro aversano è ricco di caseifici di grandi e piccole dimensioni, che producono tonnellate di mozzarella. Possiamo chiamarlo tranquillamente l’oro bianco dell’agro. Dopo la tempesta causata dall’irresponsabilità di cittadini e istituzioni sulla questione terra dei fuochi, che aveva penalizzato di non poco il prodotto, ora le cose stanno ritornando a dare un sussulto a tutto il comparto. Una cosa va detta: l’oro bianco dell’agro aversano non ha mai perso la sua qualità.
È raddoppiando il suo export tra il 2006 e il 2016. In valore assoluto il dato è ancora più significativo: si è passati infatti dalle 5.280 tonnellate esportate nel 2006 alle 14.190 del 2016, il che vuol dire +168,7%. La produzione di bufala campana è aumentata del 31%. E il 2017 è stato l’anno del record assoluto, visto che solo nei primi otto mesi si registrava un incremento del 7,5% di produzione rispetto al 2016. Sono proprio le esportazioni a trainare il comparto. La mozzarella è un prodotto esclusivo dell’agro aversano, e si produce rispettando la qualità è l’esclusività del suo latte di bufala. Le imitazioni si sono rivelate un flop.
Questi numeri devono far riflettere sull’importanza del prodotto sia in termini di sviluppo sia in termini occupazionali. Una filiera che, se va ingigantita, può dare all’agro aversano quella spallata giusta per determinare una ripresa seria dell’economia aversana.
Siamo partiti descrivendo le fragole dell’agro aversano, siamo passati alla polacca di Aversa, oggi la mozzarella, ma ci rendiamo conto che sull’agro aversano e sulle sue bellezze vere, si possono scrivere centinaia di servizi, perché l’agro è ricchissimo e queste sue ricchezze vanno presentate al mondo intero, perché è un territorio che non è inferiore a nessuno. La terra dei fuochi è un simbolo da cancellare.