Ormai negli ultimi tempi l’argomento più gettonato è la crisi demografica, la natalità, tutti argomenti di enorme attualità, ma che la politica continua a usare come slogan ma non trova le soluzioni. Il popolo italiano ormai è abituato agli atteggiamenti di questa politica, talmente che è stanco che ormai non va più a votare.
“In questo contesto di incertezza e fragilità, le giovani generazioni sperimentano più di tutti una sensazione di precarietà, per cui il domani sembra una montagna impossibile da scalare”, ha affermato ancora il Papa agli Stati generali della natalità, elencando alcuni problemi: “Difficoltà a trovare un lavoro stabile, difficoltà a mantenerlo, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali. Sono problemi che interpellano la politica, perché è sotto gli occhi di tutti che il mercato libero, senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi”.
Il papa ha ragione, poiché le incertezze che colpiscono i giovani o coloro che devono mettere al mondo dei figli, li scoraggiano tanto da rassegnarsi ad averne uno al massimo due. Con uno o due figli è chiaro che non si avrà mai l’incremento della popolazione. Le difficoltà che le nuove generazioni devono affrontare, giustamente come ha detto il Papa, sono enormi. Finché non si interviene su questi problemi il problema natalità sarà solamente un argomento da slogan politico.