Nei luoghi della politica già si inizia a parlare delle prossime elezioni politiche. Seppur ancora lontana la data del 2023, i partiti iniziano ad affilare le armi consapevoli che questa volta non sarà facile convincere gli elettori italiani. È stata una legislatura burrascosa quella che sta per terminare, soprattutto in casa M5S. Infatti lo spirito iniziale del movimento non è più quello naturale, si è stravolto tutto, a partire da quei due mandati elettorali che, ormai, non si capisce se restano oppure si voglia stravolgere tutto per consentire a chi ha conquistato l’immagine politica di lasciarla.
Il nodo cruciale in casa grillina è proprio il terzo mandato. In molti parlamentari grillini c’è la consapevolezza che dovranno salutare per sempre i due rami del palazzo. Un po’ per il discorso dei due mandati un po’ per la riduzione dei parlamentari. Quindi ognuno sta cercando di capire come proseguire la vita politica nel parlamento italiano.
In primis ci sono nomi importanti come Di Maio e Fico, che si vedrebbero buttare fuori per via del vincolo dei due mandati. Il vincolo c’è ancora, quindi alle prossime elezioni, se non cambia, loro sono fuori. Come sono fuori tutti quei parlamentari che hanno già fatto i due mandati.
Una patata bollente nelle mani di Grillo e Conte, che dovranno sciogliere questo spinoso rebus. C’è chi parla di dirottare chi ha fatto i due mandati altrove: in Europa o nelle regioni, ma al momento non arriva nessuna conferma in merito. Al momento Conte ancora non ragiona sul da farsi, i parlamentari grillini vogliono saperlo, anche perché devono capire come organizzarsi. Sono quasi settanta i parlamentari, in testa Di Maio, che potrebbero dire addio al Parlamento senza il terzo mandato. Il sentore che si respira è quello di una scissione all’interno del M5S per superare l’ostacolo. Tutto ciò si tradurrebbe in un nuovo contenitore politico che potrebbe abbracciare tutti quelli che non possono più candidarsi col movimento, in aggiunta di coloro che sono usciti dal movimento e fanno parte del gruppo misto. Oppure, per molti di loro, trovare casa in altri partiti per continuare l’avventura politica.Inizio modulo