Nella fase 2 bisognava tenere le frontiere chiuse e controllare spiagge e discoteche

I contagi, seppur altalenanti, continuano a salire in tutta italia. Una situazione che sta sfiggendo di mano. L’irresponsabilità delle persone sommata a quella politica nel gestire la situazione, sta portando il rischio concreto che i contagi possono raggiungere picchi come quelli di marzo. Tutto sottovalutato. Oggi si contano molti positivi cosidetti di ritorno. È stato un errore madornale riaprire le frontiere nel momento di maggior picco nel resto del mondo. Le persone, poi, hanno sottovalutato il rischio che comportava un viaggio o una vacsnza all’estero. Nella fase 2 c’è stata enorme irresponsabilità politica, che ha indotto i cittadini a credere che tutto fosse finito e non c’era più pericolo. Sembra il ripetersi della stessa situazione di inizio marzo, quando proprio i politici dicevano che era una banale influenza e in Italia non c’era nessun rischio, poi sappiamo cos’è successo. Inoltre, bisogna controllare i luoghi di maggior affluenza di gente come spiagge e discoteche, cosa che è venuta a mancare. Troppa leggerezza sta causando il ripetersi di nuovi contagi in maniera più consistente. Ora sono anche i medici a mettere in guardia governo e regioni. Come detto anche dal direttore generale dell’aziende dei Colli Maurizio Di Mauro all’Ansa: “In queste settimane è venuta fuori tutta l’irresponsabilità del non aver adottato alcuna precauzione nonostante tutto quello che abbiamo passato dall’inizio di questa epidemia. Noi medici lanciamo un grido di rabbia e dico ai giovani: dovete avere responsabilità, divertitevi ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare”. I numeri riferiti dicono che l’età media di chi viene colpito da Covid-19 si sta abbassando e si attesta attorno ai 40 anni. ”I nuovi casi che registriamo in Campania – ha sottolineato Di Mauro – sono per la maggior parte tutti di importazione. Si tratta di soggetti che sono stati all’estero. Intanto si registrano posti esauriti nella terapia subintensiva dell’ospedale Cotugno dove a oggi su 8 posti previsti dal piano ospedaliero sono 9 i ricoverati per Covid-19. In terapia intensiva invece su 8 posti disponibili soltanto uno è occupato.