Gio. Giu 8th, 2023

Eppure l’agro aversano, in provincia di Caserta, è una terra meravigliosa. Non ha nulla da invidiare a nessuno. Nonostante tutto, ogni sera si muore asfissiati. Il tutto avviene sotto gli occhi della regione Campania guidata dal cittadino di Salerno Vincenzo De Luca. Non se ne può più. Si è giunti al capolinea. Sui rifiuti e sull’inquinamento, la politica regionale deluchiana ha fallito dal primo giorno che si è insediata alla guida della regione Campania. Se non fosse stato per il virus, De Luca oggi non sarebbe di nuovo il presidente della giunta regionale. Nella sfortuna è stato fortunato.

Al di là di tutte le considerazioni politiche, ora sul serio la situazione sta degenerando oltre ogni limite. Sembra che non ci sia nemmeno una “feroce” risposta dei sindaci dell’agro aversano, che quasi dimostrano di essere complici del menefreghismo regionale. Il prezzo più alto lo pagano i cittadini che, va detto, dormono soni tranquilli, lamentandosi quando sentono il fetore, ma non si ribellano allo strapotere politico degli organi istituzionali.

Nell’agro aversano già si muore di tumore a più non posso. Ogni giorno si consegnano ai cancelli dei cimiteri decine e decine di persone spente dal terribile tumore. Ogni giorno si registrano nuovi casi di tumore che trascinano persone in una sofferenza indescrivibile. Sofferenza che, inevitabilmente, porta dritti alla morte. Questo De Luca dovrebbe saperlo. Infatti l’agro aversano ha il più grande contenitore di rifiuti impacchettati depositati dentro Taverna del Re. Come vive lo scempio più grande in termini di roghi tossici.

Le estati dell’agro aversano sono un dramma enorme. Ma ormai il virus è stato un grande affare per la politica, ha consentito, attraverso la paura dei cittadini, di nascondere tutte le miriade di difficoltà dei cittadini dell’agro aversano. Senza dimenticare l’annoso dramma della camorra, che l’agro aversano ha dovuto e subisce nonostante tacciono le armi come si faceva un tempo.

Però, ora, i cittadini dell’agro aversano devono aprire gli occhi: stiamo consegnando alle future generazioni un territorio fatto di devastazione e morte, peggio di una guerra. È giunta l’ora di denunciare regione, governo e tutti i ministeri per l’ambiente che finora hanno promesso e mai mantenuto. Siamo arrivati al limite della sopportazione, anche noi abbiamo il diritto di passeggiare respirando aria pura e vivere in un’ambiente pulito. Non si può continuare così, è arrivato il momento di mettere un punto fermo e definitivo alla sciagura dell’agro aversano.

Francesco Torellini