ROMA- Spesso il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parla di un movimento politico nuovo che non guardi solo agli interessi del nord ma sia vigile e attento anche alle problematiche del sud. Giusto. Ma Salvini dovrebbe prima di tutto spiegare al sud come devono accettare una sua proposta dopo anni di attacchi contro il sud. Detto ciò però va anche detto che l’idea può anche piacere, visto anche il risultato ottenuto in Sicilia, quindi significa che si può giocare la partita.
Ma cosa vuole fare per il sud Salvini lo deve spiegare, anche perché si apre una partita molto importante per le prossime amministrative. Al momento il movimento nuovo Noi con Salvini non trova grande forza nei territori meridionali, anche perché il movimento non fa una grande politica per far capire ai cittadini cosa può cambiare dando forza al movimento. Una ragione che dovrebbe spingere Salvini a sensibilizzare le coscienze del sud intorno ad un movimento prettamente ancorato al Nord.
Tralasciando ogni giudizio di merito al Progetto di Salvini, che può essere una novità, va detto che se non si costruisce una classe dirigente anche meridionale intorno alla Lega Nord non si parte mai. A questo punto, però, la svolta potrebbe venire già dal cambio del nome, ad esempio chiamarla “Lega Italia” eliminando l’etichetta settentrionale al movimento guidato dal segretario della Lega Nord. Se si vuole partire con la costruzione di un nuovo soggetto politico che integri l’intera nazione, e giusto partire dal cambio del nome. Le idee della lega al sud piacciono, perché sono lo specchio dei problemi dei cittadini. Quindi non tutto è perso, bisogna solo iniziare un nuovo percorso. Su questo Salvini temporeggia e non da delle risposte concrete per avviare quella fase capace di costruire quello che, forse, un’area molto vasta di destra, ormai orfana di partito, vorrebbe si costruisse. Gli elementi per costruire un’alternativa nazionale al PD, FI e M5S ci sono, bisogna aver il coraggio di incominciare sul serio.