In primis il paese che avrà più problemi in merito alla messa la bando di auto a benzina e diesel entro il 2035, sarà proprio l’Italia. 12 anni sono pochi per far sì che un parco macchine come quello italiano possa passare tutto alle elettriche. Con il divieto di immatricolazioni anche l’usato diventa difficile da vendere, poiché nessuno comprerà più auto a benzina e diesel sapendo che dopo dovrà per forza comprarne una elettrica, creando notevoli danni alle concessionarie che avranno parchi pieni di auto usate.
Come si legge sul Corriere della Sera, la decisione rischia di mettere l’Italia in grandissima difficoltà, soprattutto per quanto riguarda le batterie, sarà inevitabile per il nostro Paese, stando così le cose, dipendere totalmente da chi possiede le componenti per produrle. Litio, cobalto, rame e terre rare – scrive il Corriere della Sera – sono i componenti degli accumulatori che troviamo in auto ibride ed elettriche. Il dato di partenza che arriva dall’Iea (Agenzia Internazionale per l’Energia) è che un’auto elettrica necessita di materiali rari 6 volte in più di un’auto tradizionale. L’altro dato importante è che il 70% dei minerali rari provengono da Cina e Congo.
Specialmente in Italia abbiamo molti precedenti che poi sono ricaduti sui cittadini, basta guardare a cos’è successo con l’amianto, una volta messo al bando sono gli italiani che devono pagare i costi di smaltimento. Cosa che potrebbe succedere anche con le batterie delle macchine elettriche, poiché sarà un’enorme problema lo smaltimento delle batterie. Ciò che preoccupa, appunto, è lo smaltimento delle batterie a litio esauste, composte da elementi inquinanti come il nichel, il cobalto e il manganese. È importante che vengano smaltite in modo corretto e soprattutto in strutture specializzate, in quanto le batterie sono composte da materiali nocivi per l’uomo e per l’ambiente. Tali imprese, infatti, sono attrezzate e utilizzano specifici macchinari per il trattamento di tali prodotti. Preoccupa pensare a un futuro dove miliardi di batterie dovranno essere smaltite in tutta Europa, e con tutti gli illeciti che si consumano in Italia e in Europa, la cosa non convince a pieno.