Non si capisce cosa stia succedendo con le continue fuoriuscite di metano dalle condotte dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, ora il livello di metano su Svezia e Norvegia è a livelli record, riferiscono i media dei due Paesi e riportato da Tgcom 24 – che parlano di “grande nube”.
Secondo una simulazione pubblicata dall’istituto di ricerca norvegese Nilu, il metano rilasciato dalle falle si è spostato con il vento su diverse regioni svedesi e norvegesi, raggiungendo persino la Gran Bretagna. In base alle stesse stime, quasi 80mila tonnellate di metano sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati. Tuttavia – chiariscono – che l’elevata concentrazione di metano non rappresenta un grave pericolo per le persone: “Non è pericoloso per l’uomo. Non è un gas infiammabile in queste quantità. È l’effetto climatico di cui invece stiamo parlando”.
La coda della nube di metano non è solo diretta verso nord, essendosi divisa in due parti: dovrebbe in giornata arrivare anche sull’Italia. Come spiega Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, non c’è alcun pericolo di inquinamento e nemmeno per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera. Inoltre il metano è un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale) non inquinante.