“Nuovo ma senza etichetta”: il tesoro rubato a Louvre finisce online | Ecco come pensano di venderli

“Nuovo ma senza etichetta”: il tesoro rubato a Louvre finisce online | Ecco come pensano di venderli

Louvre- pexels- quotidianoitalia.it

Dopo il furto, il bottino rubato al Louvre è stato messo in vendita online: ecco come i malviventi stanno aggirando la legge e pensano di vendere i gioielli.

Il 19 ottobre 2025 al Louvre di Parigi è avvenuto un furto audace durante le ore di apertura. I ladri, identificati come un piccolo gruppo, hanno colpito la sala detta Galerie d’Apollon, dove sono esposte gioie reali della Francia dell’Ottocento. Secondo la procura di Parigi, il valore stimato dei pezzi rubati è pari a circa 88 milioni di euro, cifra che non comprende il valore storico-culturale che viene considerato inestimabile.

L’azione è stata rapida: i malviventi sono entrati utilizzando una piattaforma elevatrice contro la facciata del museo, hanno frantumato le vetrine espositive e sono fuggiti in moto, lasciando dietro di sé attrezzi ed uno dei gioielli abbandonato. Il museo è stato chiuso temporaneamente per consentire indagini e rilievi forensi, mentre le autorità hanno attivato circa 100 investigatori per seguire la pista dell’organizzazione.

Tra gli 8 oggetti sottratti vi sono collane, diademi ed orecchini appartenuti alla nobiltà francese dell’era napoleonica. Le indagini sono in corso, con acquisizione di immagini di videosorveglianza e analisi degli strumenti abbandonati sul luogo del furto.

Il bottino del Louvre venduto online

Dopo quanto accaduto, la curiosità della gente è quella di capire come potranno essere venduti i gioielli rubati. E proprio a tal proposito di recente è arrivata un’indicazione piuttosto bizzarra, che però ovviamente non corrisponde al vero.

Nei giorni scorsi infatti le foto degli oggetti rubati dal Louvre sono comparse su Vinted con descrizioni come “di Napoleone, nuovo ma senza etichetta”. Una situazione goliardica ovviamente, che ha scatenato l’ilarità degli utenti.

 

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La realtà è ben diversa

Essendo questa una situazione comica e divertente, la realtà è ovviamente ben diversa. A quanto pare alcune indagini stanno facendo pensare che il furto in questione sia stato commissionato da un ricchissimo collezionista, il quale smanioso di avere quei gioielli, avrebbe pagato una squadra di professionisti per compiere la ruberia.

Allo stesso modo poi non è da escludere la pista che vedrebbe un altro scenario: i gioielli verrebbero distaccati dai criminali, e andrebbero così venduti o singolarmente oppure sottoforma di oro fuso. Un modo per non lasciare tracce e uscirne puliti.