In poche ore si sono spalancate le porte alla cura anti covid. Antivirale vuol dire fondamentalmente cura. E tutti noi ce lo auguriamo.
E’ partita prima la Gran Bretagna, il primo Paese al mondo ad approvare ufficialmente un “farmaco” virale per curare il covid. Si tratta del molnupiravir, sviluppato dalle aziende americane Merck, Sharp and Dohme (MSD) e Ridgeback Biotherapeutics. Il farmaco può essere preso in casa e la somministrazione si compone di due pillole al giorno.
Poche ore fa è toccato a Pfizer dare il sensazionale annuncio che la sua pillola antivirale sperimentale contro il Covid-19 è capace di ridurre i tassi di ricovero e morte di quasi il 90%. La pillola si chiamerà Paxlovid e andrà presa entro tre giorni dall’inizio dei sintomi. La casa farmaceutica ha fatto sapere che chiederà il prima possibile l’autorizzazione per la commercializzazione alla Food and Drug Administration americana e agli altri enti regolatori internazionali.
Certo fa specie che entrambe le case farmaceutiche siano uscite in contemporanea con i nuovi prodotti. Tuttavia quella che conta è il risultato. Il risultato non può che far piacere, poiché la cura mette a tacere un periodo buio durato 21 mesi. L’unica cosa che importa che i farmaci funzionano, siano in grado di fermare l’infezione da covid e riportare tutto nella totale normalità salvando vite umane.