La Polizia di Stato di Foggia ha eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di un uomo di 38 anni, affiliato al cartello mafioso “MORETTI-PELLEGRINO-LANZA”, indagato per omicidio, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo.
Lo stesso, a seguito delle indagini del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile, è risultato gravemente indiziato, in concorso con un altro soggetto, dell’omicidio di mafia di Rocco DEDDA, quest’ultimo legato alla contrapposta compagine dei “SINESI-FRANCAVILLA”, ucciso nel gennaio 2016 con diversi colpi d’arma da fuoco all’interno della sua abitazione, ove si trovava insieme alla convivente ed al figlio di 4 anni.
L’episodio è apparso sin da subito riconducibile alla cruenta guerra di mafia esplosa a Foggia dal settembre 2015, che ha visto contrapposte le famiglie “MORETTI-PELLEGRINO-LANZA” e “SINESI-FRANCAVILLA” e nel cui ambito sono stati registrati diversi tentativi di omicidio.
Le indagini hanno consentito di evidenziare, grazie alle immagini delle telecamere e l’analisi delle conversazioni, le responsabilità del soggetto come uno dei due killer responsabili dell’omicidio suffragate, altresì, dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia.
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