ONORE AL COMANDANTE SARRI, non meritava di essere trattato così

NAPOLI- Non lo meritava questo trattamento: ha dato tanto al Napoli calcio, ed è stato l’unico allenatore attaccato alla maglia e ai colori della città. Tutti i meriti ad Ancelotti, per carità, ma Maurizio Sarri è e rimarrà colui che ha fatto grande il Napoli.
Ha trascorso l’ultimo giorno a Castelvolturno, l’addio a quel luogo tanto amato. Sarri mostra tanta amarezza, si sente ferito anche dal comportamento poco rispettoso un po’ di tutti. Veramente il comandante questo trattamento non lo meritava. È partito direzione Toscana, in attesa che si possa arrivare ad un contratto con il Chelsea. Lo merita.
I rapporti, al di là del messaggio social di ringraziamento di rito, sono pari a zero dopo l’ultimo incontro in occasione della cena di fine anno con la squadra. Dove ha sbagliato Sarri tanto da portare il presidente a prendere una decisione così veloce. Oppure il presidente aveva già chiuso un accordo con Ancelotti in corso d’opera mentre Sarri si affannava a vincere lo scudetto? La città di Napoli, i suoi tifosi, in queste ore si pongono la domanda, perché è successo tutto così in fretta senza dare nemmeno il tempo a Sarri di dare una risposta.
L’era Sarri è finita. Ma i suoi tifosi non lo scordano facilmente. L’allenatore in questi anni ha dovuto mandare giù diversi bocconi amari in virtù di un presidente che non ha mai posto al centro il rafforzamento dignitoso della squadra. Sarri ha fatto quel che poteva, e lo ha fatto bene, fino a far sognare i tifosi partenopei, che si sono trovati ad un passo dello scudetto. Ha regalato la magica notte di Torino uscito vincitore con il confronto con la Juve. Non poteva fare di più, e questo la tifoseria azzurra l’ha riconosciuto. Sarri è un grande allenatore. Non meritava questo trattamento di basso profilo da parte di chi gestisce la società. Meritava massimo rispetto, lo stesso che lui ha avuto in questi anni per i colori azzurri e i suoi tifosi. Sarri è un grande, e riceverà sempre applausi dai tifosi napoletani se un giorno dovesse incrociare il Napoli nel cammino del suo prosieguo professionale. GRAZIE COMANDANTE, SEI E RIMARRAI IL NOSTRO GRANDE ALLENATORE.
di Daniela Errico