Sab. Giu 10th, 2023

Il prossimo inverno per l’Italia può rivelarsi drammatico sul piano energetico. Già ora la situazione è fuori controllo, con bollette della luce e del gas fuori misura. Famiglie e imprese rischiano di non poterle più pagare. Che faranno le società, staccheranno le forniture a milioni di italiani? Tutto questo però deriva da una scellerata politica ecologista degli ultimi venti anni. Signori che hanno condizionato lo sviluppo energetico del nostro paese con i loro continui NO.

Si può ragionare sulle fonti rinnovabili, ma esse non sono la soluzione a tutto il fabbisogno energetico italiano. Sappiamo benissimo che l’80% dell’energia si produce con petrolio e gas. Nel Mediterraneo ci sono risorse sufficienti, miliardi e miliardi di metri cubi di gas, che possono renderci indipendenti. Eppure in tutti questi anni i signori del No a prescindere hanno detto no all’estrazione del gas nel nostro mediterraneo. Con un controsenso raccapricciante, poiché al largo della costa romagnola piattaforme della Croazia, a pochi metri dal nostro limite marittimo, estraggono gas e lo forniscono all’Emilia Romagna. Non si può essere più folli di così. Noi pochi metri più in là abbiamo il gas, ma non lo estraiamo consentendo alla Croazia di venderci quasi il nostro gas. Follia pura e totale. C’è tanto gas nel mediterraneo, ma noi continuiamo a dare credito ai cosiddetti No Triv.

Sono vent’anni che noi italiani siamo ostaggi di queste posizioni improprie e fuori luogo. Abbiamo assistito al continuo No sugli inceneritori, impianti di biogas, al nucleare di ultima generazione, e ora ci lecchiamo le ferite di questa lunga e scellerata posizione che ha bloccato l’autonomia energetica del nostro paese.