Mer. Dic 6th, 2023

PALERMO-La  Polizia  di  Stato ha  tratto  in  arresto  per  il  reato  di  rapina  aggravata  Salvatore LICARI, 28enne palermitano, pregiudicato del quartiere ZEN. I  “Falchi” della  Squadra  Mobile  di  Palermo,  diretta  dal  dott.  Rodolfo  Ruperti,  a  seguito  di  un’intensa  e  laboriosa  attività  di  indagine, hanno  individuato  l’autore  di  tre  rapine  recentemente  consumate  ai  danni  di  due  supermercati della catena Fortè e, in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia  Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. di Palermo, lo hanno tratto in arresto  e condotto alla Casa Circondariale “Pagliarelli”. L’uomo agiva sempre con lo stesso “modus operandi”: entrava goffamente,  per via della propria stazza corpulenta, all’interno dell’esercizio commerciale, con volto travisato e con un casco da motociclista in testa; facendo intendere  di essere armato e con minacce, intimava ai cassieri di consegnare il denaro  contenuto  nelle  casse;  poi  altrettanto  goffamente  e  con  disinvoltura  si  allontanava. Le rapine, avvenute in un breve lasso di tempo, avevano fruttato un bottino di  quasi  1.000,00  €; in  un  caso,  il  malvivente  si  era  servito  anche  di  un  complice, attualmente rimasto ignoto, ma ricercato dagli investigatori. L’attento  esame  delle  immagini  registrate dai  circuiti  di  videosorveglianza  interna e  le  univoche  dichiarazioni  di  alcuni  testimoni  hanno  consentito  ai  poliziotti  di  cogliere  alcuni  importanti  particolari,  rivelatisi  successivamente  determinanti  per  il  buon  esito  delle  indagini  e  per  l’individuazione  del  responsabile delle rapine.  Gli agenti hanno, così, scoperto che per ogni colpo l’uomo si serviva di uno  scooter  nero  di  grossa  cilindrata  e  passo  dopo  passo,  sono  riusciti  a  ricostruire  il  puzzle,  risalendo  al  numero  di  targa  e  all’intestatario  del  motoveicolo. Attraverso tradizionali metodi di investigazione, quali appostamenti, attività di  osservazione  e  pedinamenti,  i  poliziotti  si  sono  messi sulle  tracce  del  malvivente. Circostanze  oggettive  ed  evidenti  riscontri  hanno condotto  al  Licari, confermandone la corrispondenza con il rapinatore seriale, ripreso più  volte  dai  sistemi  di  videosorveglianza  degli  esercizi e  in  tutto  rispondente  all’identikit del malvivente descritto dai testimoni. La  comparazione  tra  i  caschi  e  alcuni  indumenti  indossati  dall’autore  delle  rapine  e  quelli  utilizzati  dal  Licari,  precedentemente  sottoposti  a  sequestro,  hanno ulteriormente arricchito il grave quadro indiziario a suo carico, fino al  provvedimento di custodia in carcere disposto dall’A.G.. Il Licari è stato associato alla Casa Circondariale Pagliarelli