Quello che sta succedendo a seguito della guerra in Ucraina, che ha visto molti paesi europei, tra cui l’Italia, impegnare il 2% del Pil per l’acquisto di armi e ricominciare il riarmo delle nazioni, ha destato sdegno tra i cittadini.
Anche Papa Francesco ha espresso rammarico per quello che sta succedendo, soprattutto, appunto, intorno al riarmo di alcune nazioni. Il Papa lancia un duro attacco contro il gruppo di Stati che ha annunciato di voler spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi in risposta al conflitto russo-ucraino. “È una pazzia, io mi sono vergognato”, afferma Bergoglio. La “vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione. Parlo di un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti. “E’ ormai evidente – continua Begoglio – che la buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, no, ma solo da una cultura della cura, cura della persona e della sua dignità e cura della nostra casa comune”, ha detto papa Bergoglio ricevendo in udienza le partecipanti all’Incontro promosso dal Centro Femminile Italiano. Il modello della cura è già in atto, grazie a Dio – ha concluso il Pontefice -, ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare”.