È una vicenda che il comune di Parete si trascina dietro da anni, ma ora dovrà onorare il debito con Acqua Campania di un milione e mezzo di euro. È una vicenda che parte da lontano, dove tra rate non pagate e le varie spese giudiziarie e interessi, si è giunti a un milione e mezzo che ora il comune deve trovare la strada per pagare. Al comune è giunto il precetto per il pagamento delle somme descritte che sono maturate con i relativi decreti ingiuntivi: D.I. n 2980/ 16 euro 13.056,39; D.I. n 3085/2016 euro 21.912,39; D.I. n 6290/16 euro 795.605,75; D.I. n 7645/16 euro 325. 992,99; D.I n 7048/17 euro 234.044.55; D.I. n 8569/17 euro 127.239,36; sentenza n 7615/2021 14.299,38; spese successive e competenze precetto euro 1.575,98; totale dell’intero importo da rendere a Acqua Campania: 1.533.726,80.
Il comune dovrebbe pagare l’intero importo entro dieci giorni, cosa impossibile, ma ai sensi dell’art. 480 comma 2 c.p.c., il comune può, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi ovvero di un professionista nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di sovra indebitamento, concludendo con la società creditrice un accordo di composizione della crisi, o proponendo alla medesima un piano del consumatore.
Purtroppo questo è l’epilogo di una vicenda che ha avuto tanti percorsi legali nel corso degli anni, ma mai ha avuto termine. Non è una vicenda di oggi ma risale ad anni addietro, ma l’unica via d’uscita ora è pagare il debito e tocca all’attuale amministrazione onorare il debito pregresso.