Parete, arrestato un avvocato del foro di SMCV e un poliziotto

PARETE-CASERTA- Questa mattina a seguito di una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, militari della guardia di finanza di Aversa ed appartenenti  alla squadra mobile di Caserta hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudi…

Parete, arrestato un avvocato del foro di SMCV e un poliziotto

PARETE-CASERTA- Questa mattina a seguito di una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, militari della guardia di finanza di Aversa ed appartenenti alla squadra mobile di Caserta hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice delle indagini preliminari, per i reati di corruzione, corruzione in atti giudiziari, occultamento e distruzioni di atti giudiziari.
Le misure restrittive sono state eseguite nei confronti di un appartenente della squadra mobile in servizio presso il commissariato di sessa aurunca, di un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere,e di un ausiliario di cancelleria presso il tribunale di sorveglianza di Napoli, costituisce il risultato di una articolata indagine originariamente ad accertare illecite dazioni di denaro corrisposte, attraverso la mediazione di un imprenditore di Casal di principe, ad un appartenente della polizia di stato per ottenere il rilascio di licenze di porto d’armi a persone che potevano essere vicine ad organizzazione camorristica.
Nel corso delle indagini, svolte dalla guardia di finanza di Aversa, si è raccolto un grave quadro indiziario riguardante il coinvolgimento dell’avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere domiciliato a Parete, Anna Savanelli, e i rapporti di quest’ultimo con il sostituto commissario che istituiva pratiche per il rilascio di licenze per il porto d’armi.
Secondo l’ipotesi accusatoria era stato rilasciato il porto d’armi omettendo di evidenziare gli elementi ostativi al rilascio del titolo di polizia. Le attività investigative hanno portato alla luce ulteriori elementi indiziari riferito alla distruzione di fascicolo presso il tribunale di sorveglianza di Napoli.
L’ausiliario di cancelleria oggi indagato, già nel 2013 era stato coinvolto unitamente ad altri pubblici ufficiali impiegati presso il palazzo di giustizia di Napoli e a degli avvocati, in un’indagine della procura di Napoli attinenti analoghi per i quali era stato all’epoca destinatario di misura cautelare restrittiva e che, attualmente,si trova sottoposto a giudizio.
Anche rispetto a tale settore delle indagini, un ruolo centrale appariva quello ricoperto dal suindicato professionista, il quale, su richiesta di un pregiudicato di Giugliano, secondo quanto emerso dalle investigazioni, elargiva somme di denaro all’ausiliario presso il tribunale di sorveglianza di Napoli affinché quest’ultimo sottraesse un fascicolo di un procedimento riguardante una persona condannata in via definitiva, allo scopo di evitargli l’esecuzione di misure detentive.