Mar. Dic 5th, 2023

In molti comuni è stata presentata una sola lista. Fino a qualche giorno fa era un rischio che incombeva anche sulle elezioni comunali di Parete. Cosa scongiurata da coraggiosi, alla fine così possiamo chiamarli, che hanno presentato la seconda lista contrapposta a quella della maggioranza uscente. Ci sarebbe tanto da raccontare sulla stesura di questa lista, ma ormai fa parte già del passato. L’importante che ora ci sia, perché l’esistenza della controparte è il sale della democrazia. Non esserci aumenta la caduta libera della politica. Quello che è successo in casa PD molto probabilmente sarà l’insegnamento da custodire per rimettere in sesto un partito, che allo stato delle cose, è “morente” su tutti i fronti. Al di là di ciò, qualsiasi esso sia il risultato, la seconda lista in campo è un bene preziose in un contesto locale dove una parte politica ha dimenticato come si faccia politica. Male che vada, essersi garantiti i cinque consiglieri d’opposizione, assicura alla comunità di avere una controparte politica in grado di controllare e arginare la deriva politica che si sarebbe creata senza l’opposizione. Ora dipende dagli attori in campo continuare a vivere nel silenzio per i prossimi cinque anni, oppure rimboccarsi le maniche, mettere in campo uno scatto d’orgoglio, e ripartire da zero per ricostruire una nuova compagine politica che sia distante da chi ha abbandonato la barca in mezzo alla tempesta.

Stesso discorso vale anche per il M5S. Cinque anni fa uomini e donne, se pur criticati da chi voleva lo scettro della prima donna, riuscirono a mettere in campo una lista che riuscì a portare nel consiglio comunale un consigliere d’opposizione. Dopo cinque anni quel progetto è morto e sepolto. Non esiste più. Nessuno è stato in grado di costruire una lista come quella di cinque anni fa, evidentemente quegli uomini e donne avevano più capacità politiche di chi invece voleva solo ostacolare. Il risultato è quello odierno: senza quegli uomini e donne, il M5S non è stato in grado di presentare una lista e nemmeno accasarsi in una delle due liste. Di chi sono le responsabilità? Assolvo in pieno la consigliere d’opposizione del M5S Rosalba Rispo, forse l’unica che ha cercato di ostacolare l’amministrazione uscente con una vibrante opposizione. In cinque anni al suo fianco si è ritrovata poche persone ad aiutarla, forse si contano su una sola mano, ma proprio un paio di dita, per il resto non è esistito quel movimento che aveva partecipato alle elezioni ed era riuscito a centrare l’unico obiettivo possibile. Non è solo un problema di Parete, il M5S ha mostrato in pieno, in tutta la provincia di Caserta, di non esserci più. Caduti nel contesto locale, il M5S può dire tranquillamente addio anche alla politica nazionale, poiché non ha più la credibilità del movimento della prima ora.