Parete. Era ora!! Dal’8 febbraio i percettori del reddito di cittadinanza saranno a disposizione del comune

Era ora, si potrebbe dire. Il reddito di cittadinanza finora non ha sortito gli effetti sperati. Queste persone dovevano percepire il reddito per un periodo finché a loro non fosse trovato un lavoro. La cosa non è andata così, finora hanno solo percepito il sussidio ma quel lavoro non è mai arrivato. Il costo del reddito di cittadinanza ogni anno si aggira intorno ai 5-7 miliardi di euro. Una cifra mostruosa che fa ritornare indietro la mente ai tempi della DC, quando al sud ha costruito l’orrendo binomio assistenzialismo e clientelismo. Ora il M5S ha riportato indietro le lancette dell’orologio. Nessuno dici di non aiutare i bisognosi, anzi, bisogna farlo incrementando il tessuto delle politiche sociali proprio in ambito comunali. Il reddito, purtroppo, è andato anche a criminali e mafiosi, togliendo a altre persone il sostegno di cui avevano bisogno.
“Dall’8 febbraio impiegheremo i primi cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza in servizi di pubblica utilità – ha comunicato il sindaco di parete Gino Pellegrino – Il Comune di Parete ha approvato in data odierna, con Determinazione n. 15/2021, il catalogo dei progetti di utilità collettiva (PUC) che prevedono l’impiego per 6 mesi di 36 percettori del reddito di cittadinanza. L’ufficio Servizi Sociali ha già individuato i soggetti da impiegare gratuitamente in attività lavorative semplici quali la cura del verde pubblico, lo spazzamento delle strade comunali, la pulizia del palazzo ducale, il supporto alle attività di vigilanza fuori dagli istituti scolastici, assistenza alle persone. I progetti prenderanno il via immediatamente, dopo aver effettuato le rituali visite mediche e garantito ai partecipante la dovuta formazione e copertura assicurativa”.
Sono ormai trascorsi già tre anni dalla sua funzione, il lavoro non è stato trovato, perlomeno questo passo era doveroso affinché questi soggetti possano rendersi utili per la collettività.