PARETE- Nelle prime ore dell’alba, nella provincia di Caserta, Napoli e latina, il N.O.R.M del reparto territoriale di Aversa ha dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di cinque affiliati al “clan dei casalesi-fazione Bidognetti” nel suo neo costituito gruppo criminale denominato “nuova gerarchia del clan dei casalesi”, tutti ritenuti responsabili di estorsioni e detenzione illegali di armi e materiali esplodenti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Il provvedimento odierno scaturisce da una articolata attività di indagine, condotta da maggio 2017, che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei fermati e che ha consentito di:
-attribuire ai fermati un ruolo specifico nella commissione di gravi ed allarmanti fatti delittuosi avvenuti negli scorsi mesi a Parete e in alcuni comuni del litorale domizio.
-eseguire un decreto di fermo emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di un soggetto, che ha poi iniziato a collaborare con la giustizia, ritenuto responsabile di tentata estorsione e di quattro attentati, posizionando e facendo esplodere quattro ordigni artigianali all’esterno di tre attività commerciali di parete, Giugliano, e fuori l’abitazione di un imprenditore di Parete.
-sequestrare nel mese di maggio 2017 un pericoloso arsenale di non facile reperibilità anche sul mercato nero, costituito da armi da guerra, armi comuni da sparo, munizioni ed esplosivi tutti illecitamente detenute e pronte per atti intimidatori.
-far luce sulla commissione di estorsioni, consumate e tentate, ai danni di imprenditori locali, consistenti in donazioni di denaro a partire da 500 euro fino a 4.500 euro, consumate dal mese di dicembre 2016 eal mese di maggio 2017.
-è stato accertato che tutti i proventi dell’estorsioni venivano consegnati a taluni componenti della famiglia Bidognetti.
I destinatari dell’odierno provvedimento sono: Perrone Massimo, Gatto Emanuele,Giarnieri Vittorio,Moschino Luigi,Celeste Gaetano.
All’esito delle perquisizioni domiciliari, eseguite nel corso della notte presso le abitazioni di GIARNIERI Vittorio e MOSCHINO Luigi, gli operanti hanno rinvenuto, rispettivamente:
-occultata all’interno di una cassaforte, nr. 1 pistola beretta cal. 40 “smith & wesson”, con matricola abrasa e completa di caricatore; n. 50 cartucce cal. 7.65; n. 50 cartucce cal. 380; n. 50 cartucce cal. 357 magnum; n. 60 cartucce cal. 40 “smith & wesson”;
-occultata fra alcuni indumenti, nr. 1 pistola marca “looking glass”, mod. “ruby”, cal. 7.65, priva di matricola, completa di 3 caricatori; n. 66 cartucce cal 7.65; n. 1 cartuccia cal. 32.
All’esito della perquisizione domiciliare, a carico del PERRONE Massimo sono stati sequestrati nr. 8 telefoni cellulari, nr. 1 personal computer, nr. 5 carte banco posta, appunti e documenti contabili di interesse investigativo. Gli immediati approfondimenti investigativi condotti a seguito delle catture, hanno altresì consentito di effettuare una perquisizione d’iniziativa in Scauri (Lt) presso il domicilio di PUGLIESE Francesco, cl. 78, ritenuto soggetto contiguo, seppur non organico, al gruppo indagato. Nella sua disponibilità è stata rinvenuta e sequestrata una pistola smith & wesson con matricola abrasa, detenuta ed occultata verosimilmente in favore del Perrone Massimo, destinatario di uno dei provvedimenti di fermo e considerato il capo del gruppo oggetto di indagine. Il pugliese è stato pertanto arrestato in flagranza e verrà sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo.
I soggetti destinatari del fermo sono stati associati presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano.