Sab. Apr 1st, 2023

La famiglia è il pilastro dell’umanità. L’amore della famiglia, gli insegnamenti, sono valori fondamentale nella crescita di ogni persona umana. In questi giorni la parrocchia San Pietro Apostolo ha ospitato le reliquie dei santi Luigi e Zelia Martin. Due coniugi che sono diventati santi.

Per i due giovani fu amore a prima vista, nonostante i due avessero deciso di dedicare la loro vita all’amore di Dio. Ma l’amore trionfò nei loro cuori e dopo solo pochi mesi si sposarono. Sul ponte di Saint Leonard, nel 1858, ci fu l’incontro e lei capì che quello era l’uomo preparato per lei e ne è così convinta che lo sposa appena tre mesi dopo. All’inizio, per le disposizioni interiori di entrambi e forse anche per il troppo breve fidanzamento, per dieci mesi orientano il loro matrimonio verso la verginità fisica e ci vuole l’accompagnamento di un prudente confessore per indirizzare entrambi verso il dono di sé e per aprirli alla procreazione. Cominciano a nascere i figli, addirittura nove, ma solo cinque di essi raggiungono l’età adulta. Perché Luigi e Maria conoscono le sofferenze e i lutti: la morte, in tenerissima età, di tre figli, tra cui i due maschi; l’improvvisa morte di Maria Elena a neppure sei anni; la grave malattia di Teresa, il tifo di Maria e il carattere difficile di Leonia. Tutto accettato con una grande fede e con la consapevolezza ogni volta di aver “allevato un figlio per il cielo”.

Dopo tantissimi anni è la Chiesa a dare la santità a questa coppia: non “malgrado il matrimonio”, ma proprio “grazie al matrimonio”. La canonizzazione, celebrata il 18 ottobre 2015, nel corso della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Il 26 marzo 1994 san Giovanni Paolo II ha proclamato le loro virtù eroiche. Sono stati poi beatificati il 19 ottobre 2008 a Lisieux, sotto il pontificato di papa Benedetto XVI, dopo che è stata riconosciuto come miracolo per loro intercessione il salvataggio della vita di Pietro Schilirò, un bambino di Monza nato con una grave malformazione ai polmoni che non lasciava speranza.

Le reliquie sono rimaste nella parrocchia di Parete per dodici giorni, ci sono stati diversi incontri di preghiera per avvicinare ai fedeli coloro che sono indicati come i santi della famiglia.