Parete. Pellegrino bacchetta le passate amministrazioni

Da anni Parete vive una situazione paradossale, racchiusa in quell’immobilismo totale che non ha visto aria nuova soffiare sul territorio. Sono due anni che la nuova amministrazione tenta con enormi sforzi di smorzare il cammino del tempo per cercare di far risorgere un paese soffocato da cattive politiche del PD e del centrosinistra che hanno amministrato il paese. C’è tanto da fare, ma il cammino perlomeno è iniziato. Di questo n’è convinto il sindaco Gino Pellegrino, che bacchetta le passate amministrazioni evidenziando il continuo pressappochismo di sempre nell’attività politica.
“In tutti questi anni non si sono accorti della cattiva urbanistica che ha generato brutti palazzi senza servizi. Vediamo attrezzature pubbliche sulla carta che tali non sono perché rinchiuse in giardini privati. Hanno amministrato per tantissimi anni ma non si sono resi conto che nessun edificio scolastico è adeguato sismicamente e la scuola nella nostra terra non è il posto più sicuro per i nostri bambini. Non ci si è preoccupati nemmeno di produrre un progetto di adeguamento – scrive il sindaco Pellegrino- Lo stesso vale per le nostre strutture sportive: nessun progetto e nessun adeguamento. Gli anni scorrevano e si lasciavano riempire gli alvei dove defluiva l’acqua piovana e in molti casi addirittura si rilasciavano permessi a costruire sugli stessi senza pensare alla sicurezza delle costruzioni e delle persone che ci abitavano e senza riflettere che con la chiusura degli alvei il paese si sarebbe allagato durante le piogge. Per non parlare delle nostre aree agricole che disegnavano un paesaggio bellissimo ed unico con i filari di noci lungo le stradine rurali, i pescheti, i meleti, le alberate di asprinio, le antiche masserie. Perfino questo completamente distrutto. Nessuna cura e tutela del nostro paesaggio agricolo. Ormai è diventato tutta una distesa di plastica senza più identità e le masserie sono state completamente distrutte. Anche in questo caso nessuna regola, nessun progetto, nessuna pianificazione. In un paese dove si vive il dramma della disoccupazione non si è mai fatto il minimo sforzo per agevolare imprenditori e aspiranti tali ad avere degli spazi dove poter investire e crescere in maniera armonica. Anzi ha prevalso una politica ostruzionistica che ha alimentato abusivismo, disordine e povertà. Una politica che ha soffocato anche la vitalità di giovani e associazioni. Nessuno spazio di espressione, nessun coinvolgimento, nessuno spazio di aggregazione, nessuna opportunità, nessun servizio. Ma stanno ancora lì ad auto convincersi che non c’è stata mala politica e cultura criminale nel governo del territorio. Noi – conclude – invece ne siamo profondamente convinti e da questa certezza lavoriamo notte e giorno da due anni e mezzo per restituire una dignità alla nostra terra e alla nostra gente, nella consapevolezza che ci vorranno ancora anni di duro lavoro, ma siamo testardamente ottimisti e anche se molte volte la stanchezza si fa sentire la felicità di vedere un paese che cambia ci da la forza di andare avanti”.