PARETE- Dopo tanto sentito dire Gino Pellegrino ha ufficializzato nella giornata di ieri la sua candidatura a sindaco di Parete per le prossime elezioni comunali. La lista dovrebbe essere estranea ai partiti, composta da soli uomini e donne che hanno voglia di fare e cancellare definitivamente la bruttissima esperienza amministrativa della giunta del PD a guida Vitale.
“Mi candido a sindaco di Parete – ha scritto nel pomeriggio di ieri Pellegrino nell’annunciare la sua candidatura attraverso Facebook – In queste settimane i tanti amici e concittadini che hanno manifestato la volontà ad impegnarsi in tale progetto mi hanno aiutato a prendere questa decisione. Un’opportunità storica che non poteva essere persa. In questi giorni i miei pensieri ricorrenti erano le idee e le soluzioni per trasformare la città: per renderla più viva, più efficiente, più dinamica, più moderna. Un progetto civico lontano dai partiti e dai movimenti politici con le migliori personalità e professionalità e con il coinvolgimento di tutti i cittadini. Moltissimi già hanno dato la propria disponibilità, ma nei prossimi giorni ci confronteremo con quanti hanno voglia di contribuire”.
Queste le parole di Pellegrino, ora si attendono le altre mosse. È chiaro che il progetto di Pellegrino è solo all’inizio e il percorso è lungo prima di giungere al voto, quindi deve essere ancora capito, decifrato, soprattutto letto nel suo insieme al fine di comprendere se è vincente o potrebbe urtare la suscettibilità dei cittadini. C’è di fatto che la giunta Vitale ha affossato Parete, quindi alternative a Vitale sono tutte vincenti. Il PD al momento temporeggia, anche perché Vitale il 29 Novembre arriva alla resa dei conti a Caserta, dove si gioca la segreteria del PD. Infatti in quella data Vitale potrebbe anche non essere più il segretario provinciale del PD e, quindi, di fatto, si renderebbe vita difficile anche per ottenere la ricandidatura come sindaco, visto anche che il PD locale chiede ad alta voce le primarie.
La partita si gioca tra la lista che sta mettendo in campo Pellegrino e il PD, mentre il M5S è alquanto innocuo, visto anche i malumori che serpeggiano in queste ore tra gli stessi attivisti, oltre a diverse anime che nel passato hanno preso le distanze dagli attuali attivisti 5S ed oggi sono pronte a sfidarli entrando, forse, nella lista di Pellegrino per giocarsi anche loro la parità elettorale. Insomma, con la discesa in campo di Pellegrino si sono aperte le danze per le prossime elezioni comunali.